Voto di scambio, nei manifesti elettorali di Anna Ulleto l’impegno per Garanzia giovani
Sui giovani puntava molto Anna Ulleto, una delle due indagate dalla procura di Napoli su presunti episodi di voto di scambio alle ultime amministrative. Lo dimostrano i manifesti elettorali affissi in diverse zone della città, dove tra i diversi punti programmatici di Anna Ulleto "Lea", la quinta candidata del Pd più votata delle ultime Comunali con 2.263 preferenze, si legge: "Politiche giovanili. Garanzia giovani e poi?".
Ironia del destino vuole che proprio la presunta promessa di stage remunerati in Regione nell'ambito del programma europeo "Garanzia giovani" sia al centro dell'accusa mossa dalla procura alla Ulleto (assieme a lei risulta indagata anche Rosaria Giugliano, candidata sempre per il Pd alla seconda municipalità di Napoli). Secondo gli inquirenti questi stage – che vengono offerti a giovani tra i 15 e i 29 anni entro 4 mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal sistema di istruzione – sarebbero stati la "merce di scambio" offerta dalla Ulleto in cambio di voti.
Un'accusa che naturalmente dovrà essere provata, ma che ha portato già ad un vero e proprio terremoto interno al Pd, i cui dirigenti cittadini e nazionali si sono subito affrettati a chiarire che, nella vicenda, il partito è parte lesa. La Ulleto, già candidata alla Regione Campania lo scorso anno, si è autosospesa dal partito, scrivendo in un post su Facebook di di confidare nel lavoro della magistratura e ribadendo di essere "estranea a qualsiasi addebito". Ma intanto il portavoce del Pd napoletano, Tommaso Ederoclite, si è dimesso dal suo incarico.