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Whirlpool, Conte e Di Maio rassicurano gli operai: “La sede resta a Napoli”

Il governo rassicura gli operai Whirlpool nel question time alla Camera: “Deliberato uno strumento normativo per mantenere l’azienda a Napoli e per assicurare i livelli occupazionali”. Lo strumento previsto è una decontribuzione (ovvero ad una riduzione degli oneri previdenziali che gravano sul salario lordo di un lavoratore dipendente) per circa 17 milioni di euro nei prossimi 15 mesi.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante una delle ultime visite istituzionali a Napoli.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante una delle ultime visite istituzionali a Napoli.

Buone notizie per gli operai dello stabilimento Whirlpool di Napoli: dal Governo centrale arrivano infatti rassicurazioni che lasciano ben sperare per il futuro dell'azienda statunitense, la cui possibilità di chiudere lo stabilimento statunitense resta sempre altissima. Durante il Question Time alla Camera, il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha infatti spiegato che poco prima si era concluso "un tavolo su Whirlpool al Ministero, ed è stato deliberato uno strumento normativo per mantenere l'azienda a Napoli e per assicurare i livelli occupazionali", le cui crisi sono seguite costantemente dal governo ed in particolare dal ministero del lavoro presieduto da Luigi Di Maio.

Lo "strumento normativo" permetterebbe a Whirlpool di accedere ad una decontribuzione (ovvero ad una riduzione degli oneri previdenziali che gravano sul salario lordo di un lavoratore dipendente) per circa 17 milioni di euro nei prossimi 15 mesi, con sgravi fiscali sugli oneri relativi ai contratti di solidarietà, come spiegato dal ministro Luigi Di Maio. Una misura che permetterebbe ai lavoratori dello stabilimento partenopeo, circa 420 unità, di conservare il posto di lavoro evitando la chiusura dello stabilimento. Ipotesi, quest'ultima che "è stata categoricamente esclusa", come comunicato dal Mise in una nota stampa, così come è esclusa "la possibilità di procedere a uno spostamento delle produzioni tra gli stabilimenti presenti in Italia".

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