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Whirlpool non chiuderà lo stabilimento di Carinaro

L’azienda americana ha annunciato entro i prossimi sette giorni un piano che preveda missioni industriali per tutti i siti, incluso lo stabilimento in provincia di Caserta. Accantonata l’ipotesi di licenziamenti fino al 2018. Per l’impianto di Carinaro, inoltre è previsto un investimento di 530 milioni.
A cura di An. Mar.
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Carinaro non chiude più. Lo ha reso noto la stessa multinazionale americana Whirlpool annunciando, entro i prossimi sette giorni, un nuovo piano industriale che includa missioni industriali per tutti i siti. Non solo, ma per lo stabilimento in provincia di Caserta, che ha animato negli ultimi mesi la dura battaglia dei sindacati per la tutela dei lavoratori, è previsto un investimento aggiuntivo ai 530 milioni. E fino al 2018 l'ipotesi di licenziamenti unilaterali è scongiurata. Un nuovo vertice al Ministero allo Sviluppo economico sulla vertenza Whirlpool si terrà il prossimo 23 giugno.

"L'azienda si dichiara disponibile a cancellare ogni eventualità di esuberi strutturali. – ha spiegato Marco Bentivogli, segretario generale della Uilm, a Repubblica – Le altre eventuali instaurazioni saranno coperte con ammortizzatori sociali ordinari al riparo dalla nuova normativa predisposta dal Governo". Per la fabbrica di Carinaro "si prevede lo spostamento di un'attività dal centro europa relativa alla componentistica strategica per Europa, Africa e Medio-Oriente". "Tale concentrazione di attività su Carinaro – continua Bentivogli – necessiterà di un ulteriore piano di investimenti specifici ulteriori ai 530 milioni già annunciati". "L'azienda ha inoltre comunicato che è in corso un lavoro di ricerca di un soggetto industriale per la reindustrializzazione di Teverola e ha illustrato gli incentivi per: trasferimenti volontari (32 mila euro per gli operai, 18 mila per gli impiegati). Gli incentivi per i lavoratori immediatamente pensionabili ammonterebbero a 5200 euro".

Nappi, assessore uscente al Lavoro: "Dalle Regione 50 milioni per Carinaro"

"Su Carinaro finalmente l'azienda ha iniziato a ragionare, scegliendo la strada che, assieme ai lavoratori e ai sindacati, avevamo proposto sin dall'inizio: preservare il sito produttivo, puntando sulla capacità e le competenze dei nostri lavoratori. Ci sono voluti due mesi di dura mobilitazione dei lavoratori perché si squarciasse il velo dell'indifferenza e del menefreghismo, ma la strada si e' aperta". Così Severino Nappi (Ncd), assessore regionale uscente al Lavoro. "Spero che i gufi – quelli che dicevano "non c'è nulla da fare" e che erano arrivati a festeggiare, per puro calcolo elettorale, il no iniziale della Whirpool alla proposta di Regione Campania di sostenere l'investimento a Carinaro – abbiano imparato la lezione: sul lavoro e sull'impresa non si fanno battaglie partitiche, si fanno invece proposte concrete e soprattutto si sta tutti dalla stessa parte. Mi auguro che, nelle prossime settimane, la proposta si riempia di contenuti e ci si ricordi che sono a disposizione le risorse di Regione Campania per estendere la portata dell'impegno dell'azienda su Carinaro: 50 milioni di euro. Si parla di preservare un polo produttivo di 400 lavoratori: con le risorse che abbiamo individuato, quei numeri si possono raddoppiare. Io continuerò a ricordarlo e a fare la mia parte. Mi auguro che anche gli altri lo facciano."

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