Whrilpool, sciopero in tutte le fabbriche contro la vendita della sede di Napoli
Continua la protesta dei lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli da quando l'azienda di elettrodomestici ha annunciato la cessione del ramo d'azienda. Protesta che, adesso, coinvolge anche tutti gli altri lavoratori delle sedi Whirlpool in Italia. Domani, mercoledì 25 settembre, i dipendenti di tutti gli stabilimenti Whirlpool del nostro Paese incroceranno le braccia per 8 ore: lo sciopero arriva proprio per protestare contro la decisione dell'azienda di vendere lo stabilimento di Napoli. In Italia, Whirlpool ha circa 5.500 dipendenti: oltre a Napoli, gli stabilimenti si trovano a Cassinetta, Pero, Melano, Fabriano, Siena, Comunanza e Carinaro.
Anche il governo sembra aver preso una decisione netta nei confronti dell'azienda di elettrodomestici. Lo scorso 20 settembre, il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli abbandonò l'incontro con i vertici dell'azienda e i sindacati, in corso nella sede del Mise a Roma. Il governo ha deciso di interrompere i tavoli tecnici con Whirlpool, che sembra irremovibile nella sua decisione di vendere lo stabilimento di Napoli.
Gli operai Whirlpool Napoli in corteo sul lungomare
Mentre i colleghi degli altri stabilimenti d'Italia sciopereranno, i dipendenti di Napoli – sono 420 quelli che rischiano di perdere il posto di lavoro – non rimarranno con le mani in mano. Sempre domani, 25 settembre, i dipendenti dello stabilimento di via Argine sfileranno in corteo sul lungomare di Napoli: la manifestazione culminerà all'esterno del consolato degli Stati Uniti. Infine, sempre domani, nel pomeriggio, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris incontrerà proprio il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli.