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Why not, De Magistris assolto: “Se avessi mollato per Napoli sarebbe stato un golpe”

Il sindaco Luigi De Magistris in conferenza stampa dopo l’assoluzione al processo Why not: “Nei prossimi giorni faro i nomi dei politici coinvolti”. L’accusa era abuso d’ufficio per l’acquisizione di tabulati telefonici di alcuni esponenti della politica.
A cura di Angela Marino
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"Se lo scorso anno avessi mollato e mi fossi dimesso seguendo quello che altri sostenevano, Napoli avrebbe subito un golpe". Commenta così il sindaco di Napoli Luigi De Magistris la sua assoluzione in secondo grado nel processo Why not e la scelta di non ricorrere alla prescrizione. Il procedimento lo aveva visto condannato, in primo grado, a un anno e tre mesi di reclusione per abuso d'ufficio ipotizzato per l'acquisizione di tabulati telefonici di alcuni politici."Ci sarebbe stata una violazione della sovranità popolare – ha spiegato il primo cittadino alla conferenza stampa nella sede comunale di Palazzo San Giacomo – "ci sarebbe stato un commissario come tanti altri nella terza città d'Italia, ma noi non abbiamo mollato perché ho avuto la forza necessaria e i miei concittadini, sia sostenitori che oppositori, mi hanno sostenuto".

De Magistris ha parlato anche della prossima campagna elettorale per le comunali 2016, che lo vedrà candidato nuovamente alla poltrona di sindaco. L'ex pm si propone di "eliminare il marcio dalle istituzioni" così, "nella prossima campagna elettorale si potrà dire che siamo presentabili". "Parlerò delle cose fatte e di quello che faremo" ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano quale sarebbe stato il claim della nuova campagna. Secondo De Magistris il prossimo appuntamento elettorale sarà "tra chi è contro il sistema e chi è dentro il sistema. È una questione di resistenza".

Come già annunciato nei giorni scorsi De Magistris ha ribadito che nei prossimi giorni rivelerà "nomi e cognomi" di chi è stato al centro delle delle indagini condotte quando ricopriva la carica di magistrato a Catanzaro. Il sindaco ha dichiarato di volere rendere pubblico anche "quello che il sistema ha messo in campo per tentare di ostacolare" la sua esperienza alla guida della macchina comunale di Napoli. Il sindaco ha concluso ringraziando i cittadini napoletani che lo hanno sostenuto, ma anche gli avversari politici che gli hanno mostrato solidarietà quando da più parti arrivava la richiesta delle sue dimissioni. "Ho avuto uno tsunami di affetto, è importante non per me ma per Napoli. Il popolo 4 anni fa ha scelto questo mandato deve arrivare alla fine, poi saranno i napoletani a scegliere chi deve governare Napoli e non le congreghe politico – affaristiche – istituzionali"."De Luca mi ha chiamato – ha detto De Magistris ringraziando il presidente della Regione Campania – ma soprattutto mi hanno chiamato ex colleghi impegnati nelle indagini delicatissime, sono legami importanti il resto sono telefonate importanti ma istituzionali".

Antonio Bassolino: "De Magistris assolto? Una buona notizia"

Come sottolineato dal sindaco molti esponenti politici, anche appartenenti a schieramenti opposti a quello arancione, hanno espresso soddisfazione per la sentenza, tra questi anche l'ex governatore della Campania e potenziale avversario alle Comunali 2016 a Napoli, Antonio Bassolino.  "È meglio così dal punto di vista personale per de Magistris – ha detto l'esponente del Pd – Sono passato anche io attraverso vicende giudiziarie e so cosa si prova. E capisco bene, in questo momento, cosa significhi per lui il sollievo grande dell’assoluzione. Poi è meglio così per Napoli. Il sindaco rappresenta la città ed è indubbio che sarebbe stato un problema per i prossimi mesi per la città persino al di là della legge Severino". "Concordo con Antonio Bassolino – ha commentato Umberto Ranieri, presidente Fondazione Mezzogiorno Europa e dell'associazione civica "Noi per Napoli" – l’assoluzione di de Magistris libera il campo politico dalla querelle giudiziaria e da possibili strumentalizzazioni. Il dibattito politico deve concentrarsi sui problemi che affliggono Napoli. Confrontandosi apertamente su proposte e soluzioni. A Napoli occorre una svolta rispetto all’immobilismo nell’azione amministrativa e di governo della città che ha caratterizzato sia gli anni di de Magistris e sia il lungo ciclo di potere di un centro-sinistra che si è mostrato incapace di aprire una pagina nuova per Napoli."

 

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