Zero morti a Napoli per Coronavirus? È falso: i decessi registrati in ritardo
La morte nell'era del Coronavirus diventa un numero. Riempie bollettini, articoli di giornale, si perde senza neanche la possibilità di un funerale. Eppure anche quel numero a qualcuno è negato. Il Comune di Napoli ogni giorno pubblica il numero dei decessi sulla sua pagina Facebook ufficiale. Numeri forniti dell'Asl Napoli 1 e che da giovedì 16 aprile sono fermi a 52. Ma sabato 18 aprile una donna, residente a Napoli e ricoverata al Secondo Policlinico perché positiva al Coronavirus è morta. Oggi 20 aprile, i decessi secondo il Comune di Napoli e l'Asl Napoli 1 continuano a essere gli stessi. Si continua a raccontare che in città non ci sono nuovi morti a causa del Covid – 19. Bisogna precisare prima di tutto che i dati di cui parliamo riguardano la sola città di Napoli e non la provincia. E che la donna deceduta era residente nel comune partenopeo.
La domanda è: Com'è possibile? Un "banale" errore, un ritardo? Può riguardare anche gli altri dati? «Ci piacerebbe sapere il Comune di Napoli come conta i morti e con che ritardo» spiega la famiglia della vittima che chiede di restare anonima. «Per giorni guardavamo i numeri scritti sul bollettino del Comune. A noi non cambia nulla, se potessimo davvero non contarla saremmo più felici. Ma la domanda è se anche gli altri dati siano attendibili».
Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris poche ore fa ha pubblicato il consueto grafico su Instagram, con la scritta "nella giornata di oggi zero contagi". La donna deceduta sabato all'alba era ricoverata in ospedale da circa 20 giorni, durante i quali hanno anche valutato di estubarla progressivamente, fino all'arresto cardiaco che l'ha trasformata in un numero, che aspetta ancora di essere sommato agli altri deceduti a causa del Coronavirus.