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Appalti alla camorra, arrestato l’ex vicensindaco di Caserta Enzo Ferraro

Maxi operazione condotta dalla Dda nelle province di Caserta, Sassari e Trento. Tra i sette arrestati ci sono anche l’ex vice-sindaco di Caserta, Enzo Ferraro. L’inchiesta ipotizza un sistema corruttivo per l’aggiudicazione di appalti pubblici in favore di imprese vicine ai clan attivi nel Caserano.
A cura di Angela Marino
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Corruzione, truffa e trasferimento fraudolento di beni, turbata libertà degli incanti sono le accuse che a vario titolo pesano sui sette indagati raggiunti da un provvedimento cautelare emesso dal gip di Napoli nell'ambito di una operazione condotta dalla Dda nelle province di Caserta, Sassari e Trento. Tra gli arrestati ci sono anche l'ex vice-sindaco di Caserta, Enzo Ferraro. Stamane i carabinieri del Reparto Operativo hanno notificato il provvedimento nell'ambito dell'inchiesta sull'appalto all'imprenditore Angelo Grillo, già in carcere, in regime di 41bis, dalla fine del 2014 e ritenuto legato al clan Belforte di Marcianise. Secondo quanto accertato l'ex vicesindaco avrebbe intascato per anni una tangente di 1000 euro al mese dall'imprenditore da Angelo Grillo per assicuragli l'affidamento dell'appalto. I fatti contestati risalirebbero al periodo in cui Ferraro era assessore ai servizi sociali della giunta di centro-destra guidata dal defunto sindaco Luigi Falco.

Coinvolto anche l'ex dirigente del dipartimento servizi sociali del comune di Caserta Giuseppe Gambardella, per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari. Il 14 luglio 2015 fu arrestato anche l'ex sindaco di Caserta Pio Del Gaudio. L'ex primo cittadino fu arrestato nell'ambito dell'operazione Medea coordinata dalla Dda, che vide coinvolti anche Angelo Polverino, il senatore Carlo Sarro e alcuni imprenditori ritenuti vicini alla fazione Zagaria del clan dei Casalesi.I provvedimenti sono gli esiti di un nuovo filone dell'inchiesta che l'anno scorso ha smantellato il sistema corruttivo con cui venivano affidati gli appalti nella sanità casertana alle ditte vicine al clan Belforte. Figura chiave era anche il quel caso l'imprenditore Angelo Grillo.

Nell'ambito della stessa indagini sono emerse alcune intercettazioni che ipotizzano anche il sostegno elettorale del clan al sindaco Del Gaudio. "Alle elezioni dobbiamo appoggiare Pio Del Gaudio". Così si accordavano sul sostegno elettorale da assicurare prima delle comunali del 2011, Enzo Ferraro e l'imprenditore Angelo Grillo. I due sono stati intercettati nell'auto di Grillo nel periodo precedente alle elezioni comunali del 2011 che videro la vittoria del sindaco Del Gaudio.

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