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Camorra, tangenti per gli appalti all’Asl di Caserta: coinvolti politici e funzionari

Tra gli indagati anche l’ex sindaco di Caserta, Giuseppe Gasparin e il responsabile dell’ufficio legale dell’Asl di Caserta, Raffaele Crisci. L’inchiesta riguarda l’affidamento di appalti per i servizi di pulizie negli ospedali e negli uffici Asl a imprese legate a clan Belforte.
A cura di Angela Marino
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È scattata stamattina l'operazione dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta nell'ambito del secondo filone di indagine sugli appalti concessi dall'Asl di Caserta a imprese vicine al clan camorristico Belforte. Sei persone sono accusate di corruzione aggravata dal metodo mafioso. Fra i destinatari delle richieste di custodia cautelare in carcere e di arresti domiciliari, ci sono anche anche l'imprenditore Angelo Grillo – in carcere per episodi di corruzione nel settore sanitario casertano –  l'attuale responsabile dell'ufficio legale dell'Asl di Caserta, Raffaele Crisci e l'ex direttore amministrativo dell'azienda sanitaria ed ex sindaco di Caserta, Giuseppe Gasparin (già ai domiciliari dopo aver scontato la pena in carcere due anni fa). L'operazione odierna è l'esito della seconda tranche di un più vasta indagine partita nel 2012 e che vede iscritte nel registro degli indagati 57 persone tra affiliati alla criminalità organizzata, imprenditori, funzionari pubblici del settore sanitario e amministratori. Tra questi, nel novembre del 2013, finirono anche l'ex consigliere regionale del Pdl Angelo Polverino e l'ex manager dell'Asl e dell'ospedale di Caserta, Francesco Bottino. Le indagini hanno condotto anche al sequestro di beni per un valore di circa trenta milioni di euro.

Ai domiciliari l'ex sindaco di Caserta Giuseppe Gasparin

Crisci, responsabile dell'ufficio legale dell'Asl di Caserta, e Gasparin ex direttore amministrativo dell'azienda sanitaria ed ex sindaco di Caserta, sono accusati di aver preso da Grillo  tangenti da 10mila e 6mila euro per l'appalto del servizio di pulizie in sette ospedali casertani e negli uffici Asl. I fatti contestati risalgono al 20015 quando l'imprenditore organizzò per Crisci un viaggio in Egitto, a Sharm el Sheik: Crisci, preferì farsi pagare il corrispettivo in danaro, ovvero una tangente di 6mila euro. In carcere anche la segretaria di Grillo, Assunta Mincione. Ai domiciliari sono finiti anche l'autista di Grillo, e un dipendente di una delle aziende che ancora oggi effettuano il servizio di pulizie negli ospedali e nelle Asl.

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