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Assenteisti al Loreto Mare: “50 degli arrestati costretti a tornare a lavoro”

Lo ha annunciato Alfonso D’Avino, procuratore aggiunto di Napoli. “Non hai lavorato volontariamente? Dovrai farlo per scontare gli arresti domiciliari”.
A cura di Valerio Papadia
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Loreto Mare

Questa mattina, il blitz dei Nas dei carabinieri all'ospedale Loreto Mare di Napoli, durante il quale sono stati arrestati 55 tra medici, infermieri e impiegati del nosocomio – mentre altri 94 risultano indagati – ripresi dalle telecamere mentre strisciavano il badge ed andavano poi a giocare a tennis o a fare commissioni, ha sconvolto la sanità napoletana. La Procura di Napoli, nella figura del sostituto procuratore Alfonso D'Avino, ha annunciato che 50 degli arrestati sconteranno la misura della custodia cautelare agli arresti domiciliari lavorando in ospedale.

"Visto che non hanno lavorato volontariamente, li costringiamo ad andare a lavoro come modalità di esecuzione degli arresti domiciliari ai quali sono stati condannati" ha detto D'Avino. Nello scandalo che ha coinvolto il Loreto Mare sono coinvolti un neurologo, un ginecologo, nove tecnici di radiologia, diciotto infermieri, sei impiegati amministrativi, nove tecnici manutentori e undici operatori sociosanitari.

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