Caso De Luca, salta l’insediamento del Consiglio regionale
Si doveva insediare domani alle 10 di mattina il Consiglio regionale della Campania ma, dopo che ieri il prefetto Maria Gerarda Pantalone ha notificato a Vincenzo De Luca il precetto di sospensione dalla carica di presidente in base alla legge Severino, la prima seduta della neoeletta assemblea è saltata. La decisione sarebbe arrivata dopo una lunga riunione notturna tra De Luca e gli uomini a lui più vicini: inutile insediarsi se ogni atto del presidente sarebbe nullo, meglio prendere tempo.E così il consigliere anziano Rosetta D'Amelio (Pd) papabile presidente del Consiglio regionale, "in volata" dall'Irpinia, suo luogo di residenza, si è recata a Napoli oggi per adempiere agli atti e ‘sconvocare' il Consiglio.
E se Renzi lo scorso venerdì in una conferenza stampa aveva annunciato che De Luca, in base ad un parere dell'Avvocatura dello Stato, avrebbe potuto in ogni caso nominare gli assessori e dar vita così alla giunta, nell'atto notificatogli ieri di quel parere non c'è traccia. Così i legali hanno caldamente consigliato a De Luca di non muoversi, almeno per ora, visto che ogni suo atto può potenzialmente essere contestato e invalidato. Intanto questa mattina i legali dell'esponente democratico hanno presentato il ricorso contro la sospensione al Tribunale di Napoli, lo stesso che solo alcuni giorni fa ha dato ragione al primo cittadino di Napoli Luigi De Magistris, anche lui colpito dalla legge Severino.
Secondo quanto prescrive il regolamento della Regione Campania la prima riunione del Consiglio si deve obbligatoriamente tenere entro 20 giorni dalla proclamazione dei nuovi eletti, in questo caso entro il 12 luglio. Intanto le opposizioni vanno all'attacco e chiedono le dimissioni di De Luca e nuove elezioni. Domattina si terrà una manifestazione di protesta della sinistra aderente al cartello Reddito per tutti all'esterno del palazzo del Consiglio. Altra mobilitazione organizzata invece da Ncd e guidata dall'ex assessore al Lavoro Severino Nappi.
