Il regalo del Comune a Dolce & Gabbana: non pagherà nulla per gli spazi pubblici
La casa di moda Dolce & Gabbana nell'ultimo esercizio ha fatturato circa 1 miliardo di euro. Avrebbe, dunque, potuto tranquillamente pagare i 37mila euro di Cosap, il Canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche che il Comune di Napoli chiede a ogni soggetto privato che voglia effettuare manifestazioni pubbliche con relativo impegno di strade, piazze, vicoli. E invece no, Palazzo San Giacomo si è inginocchiato all'alta moda e, in un atto di ‘generosità', ha voluto regalare a D&G la Cosap e anche altri servizi, in occasione del grande evento della casa di moda italiana che ha scelto Napoli per celebrare, dal 7 al 10 luglio, la collezione di alta moda 2016, che è anche il trentesimo anno d'attività della maison.
È tutto nero su bianco, nella delibera di giunta numero 448 del 27 maggio scorso, che autorizza la Feel Rouge Worldwide Shows, srl con sede in Milano, ad «occupare a titolo gratuito porzioni di suolo pubblico» per l'evento D&G. «Trattasi di occasione imperdibile per l'immagine della città che sarà veicolata in tutto il mondo e avrà una ricaduta mediatica e turistica esponenziale»: queste le motivazioni alla base della decisione di attribuire una riduzione del canone Cosap fino al 100 per cento». Una decisione che però non ha visto tutti unanini e concordi. La Ragioneria generale guidata da Raffaele Mucciariello ha espresso «parere non favorevole» alla decisione della giunta guidata da Luigi De Magistris, argomentando con motivazioni piuttosto serie e gravi. «Si esprime parere non favorevole – si legge – anche alla luce del disavanzo risultante dal consuntivo 2015». Ovviamente il parere è consultivo e non vincolante, quindi la giunta può assumere decisioni in autonomia, fermo restando il parere contabile negativo che si concentra soprattutto sulla mancata indicazione di quanto perderà il Comune a causa della sospensione della sosta a pagamento nelle varie zone coinvolte, da Posillipo-Bagni Elena, al centro storico, location della festa.
Non è infatti solo l'introito della Cosap a non finire nelle casse di Palazzo San Giacomo. Le strisce blu a pagamento della sosta non saranno agibili, idem le piste ciclabili che sussistono nell'area del party, così come sarà il Comune a dover pagare eventuali pulizia stradale (Asia) e il servizio di Polizia Municipale incaricato di deviare il traffico (il massiccio dispositivo messo a punto in conferenza dei servizi è stato reso noto ieri). L'organizzazione ha perfino chiesto di allungare temporaneamente il Pontile dei Bagni Elena di Posillipo, cosa possibile solo previa autorizzazione della Sovrintendenza e di ottenere una deroga all'impatto acustico per sfilate e super-party vip.
La festa di Dolce & Gabbana e il ‘caso' di Zi Teresa
Deroga all'impatto acustico, come detto, per ‘sparare' musica a tutto volume e ancora: areee transennate e sorvegliate per evitare ‘imbucati' alla festa da 400 inviti, selezionatissimi, con dress code ‘Mambo Italiano' ovvero anni 60 al Sud d'estate, madrina d'onore Sophia Loren con uno sfondo di barchette dei pescatori illuminate di notte come la Sicilia di Domenico Dolce. Fra le curiosità: D&G avrebbero voluto tra le location il celebre ristorante di Borgo Marinari ‘Zì Teresa'. A quanto apprende Fanpage.it però l'affare non è mai andato in porto perché gli organizzatori hanno fatto sapere che avrebbero voluto solo il ristorante senza la sua caratteristica cucina. Sdegnato, il proprietario avrebbe rifiutato l'offerta.
La delibera del Comune di Napoli sulla Cosap a Dolce & Gabbana
La delibera integrale in formato pdf che autorizza l'esenzione della concessione suolo pubblico all'evento di Dolce & Gabbana è disponibile qui.