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Maltempo a Benevento, sfollate migliaia di persone: si teme nuova piena

Lo ha reso noto il sindaco di Benevento Fausto Pepe. Nel frattempo centinaia di persone sono state sfollate dalle loro case dopo l’allerta lanciata ieri dalla Protezione Civile Regionale. Si teme una nuova ondata di piena nella notte.
A cura di Redazione Napoli
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Maltempo incessante in Campania e si teme una nuova onda di piena del fiume Calore. A Benevento, dopo l'esondazione del corso d'acqua avvenuta lo scorso 15 ottobre che ha comportato la morte di due persone e ingenti danni materiale, si guarda l'acqua scorrere con il fiato sospeso. Circa mille persone, residenti nelle zone di Ponte Valentino, Pantano, Ponticelli, Santa Clementina e via Cosimo Nuzzolo sono state sfollate per ordine del Comune. Molti i cittadini che hanno deciso di non lasciare le proprie abitazioni salendo ai piani alti delle case. La protezione civile e la polizia locale presidia gli accessi alle zone più a rischio impedendo l'accesso lungo gli argini del fiume.

Nel pomeriggio sono già esondati alcuni fiumi e torrenti come il Fortore e il Tammaro, affluente proprio del sorvegliato speciale il Calore. Il Tammaro ha provocato allagamenti in diverse località come Pesco Sannita, Castelfranco in Miscano, Circello, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio la Molara, Baselice, Reino e Santa Croce del Sannio. L'Anas comunica che per colpa dell'innalzamento del Tammaro è stato chiuso al traffico un tratto della statale 212 al km 19.500 in Val Fortore.

Regione Campania,stato d'emergenza e 1 milione di fondi

La Regione Campania ha riconosciuto lo stato di emergenza per le zone colpite dall'alluvione lo scorso 15 ottobre nella città di Benevento e nei comuni limitrofi. Lo ha rende noto il sindaco di Benevento Fausto Pepe. La decisione arriva dopo giorni di estenuanti operazioni di soccorso che hanno visto impegnati gli uomini dell'esercito e quelli della Protezione Civile Regionale, supportati dai numerosi "angeli del fango" che continuano a lavorare per liberare le strade dai detriti. Il bilancio della terribile ondata di maltempo che ha causato l'esondazione del fiume Calore, è di tre vittime. Palazzo Santa Lucia ha stanziato 1 milione d'euro per i fondi di immediata necessità. "Abbiamo immediatamente approvato – ha dichiarato il Presidente della Regione Vincenzo De Luca – la richiesta di stato di calamità e concordato il rafforzamento delle strutture della Protezione Civile nelle aree colpite. Riconfermiamo il nostro sforzo eccezionale per venire incontro ai gravi danni subiti dalle imprese, a cominciare dal ripristino delle infrastrutture viarie". Nella mattinata riunione operativa in Prefettura a Benevento con i sindaci del Sannio e il capo della Protezione Civile nazionale Fabrizio Curcio, la Regione Campania era presente con l' assessore alle Attività Produttive Amedeo Lepore e il direttore del Dipartimento della Protezione Civile Italo Giulivo.

Intanto, dopo il bollettino ‘arancione' diramato ieri dalla Protezione civile centinaia di residenti delle zona colpite e in particolare, quelli della zona Pantano – dove un operaio è morto folgorato mentre riparava un traliccio  – hanno dormito in auto per non allontanarsi dalle loro case. In aiuto degli sfollati è intervenuta la Caritas di Benevento che ieri ha distribuito loro oltre 3000 pasti. E mentre i volontari sono in trincea per aiutare le famiglie e i tanti commercianti che hanno dovuto abbandonare i loro negozi le ripercussioni si fanno sentire proprio sull'economia locale.

La storia del Pastificio Rummo

"I danni ingenti subiti dal pastificio Rummo dopo il nubifragio che ha colpito Benevento rischiano di mettere in ginocchio una delle aziende simbolo dell'eccellenza italiana e il futuro di circa 1.500 operai della zona improvvisamente senza casa e senza lavoro". Lo ha dichiarato il deputato Pd Federico Gelli, all'indomani della richiesta pubblica di aiuto lanciata dai titolari delle aziende Agrisemi Minicozzi, Metalplex e del pastificio Rummo attraverso la campagna di solidarietà sui social network Save Rummo. "Presenterò un'interrogazione al ministero dello Sviluppo Economico – prosegue Gelli – per capire quali misure intende adottare per permettere all'intera area di riprendersi nel più breve tempo possibile da questa catastrofe garantendo la sopravvivenza di realtà economiche che hanno contribuito a tenere alta l'immagine del nostro Paese all'estero"

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