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Rione Sanità, 3 arresti per l’omicidio del boss “Pierino” Pietro Esposito

Arrestati gli assassini di Pietro Esposito, boss del clan Esposito-Genidoni ucciso al Rione Sanità il 14 novembre del 2015. Gli arresti sono stati agevolati dalle rivelazioni del collaboratore di giustizia Carlo Lo Russo, boss del clan omonimo.
A cura di Valerio Papadia
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C'è voluto quasi un anno per arrivare a fare luce sull'omicidio di Pietro Esposito, detto Pierino, boss del clan camorristico Esposito-Genidoni, ucciso il 14 novembre del 2015 in un agguato al Rione Sanità. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli hanno arrestato tre persone ritenute coinvolte nell'omicidio di Esposito: si tratta di Ciro Perfetto, Luigi Cutarelli e Rosario De Stefano. Le indagini sono state condotte dai sostituti procuratori di Napoli, John Henry Woodcock e Erica Parascandolo, che sono riusciti a individuare i tre arrestati grazie alle rivelazioni del collaboratore di giustizia Carlo Lo Russo, boss dell'omonimo clan, mandante dell'omicidio. La morte di Esposito venne decretata proprio per favorire il clan Lo Russo, che mirava al controllo dei traffici illeciti nella zona.

Le dichiarazioni di Carlo Lo Russo hanno trovato conferma anche nelle parole della sua compagna, che diede supporto logistico ai sicari e dopo l'omicidio gli diede asilo nella sua abitazione. Nell'agguato del 14 novembre del 2015 rimase ferito anche Giovanni Catena, 29 anni, dipendente di un pub della zona, che finì nella linea di tiro dei killer mentre buttava un sacchetto della spazzatura in un cassonetto.

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