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Omicidio al Rione Sanità, ucciso il boss Pietro Esposito. Nell’agguato ferito 29enne

Rione Sanità, torna la paura: ucciso il boss Pietro Esposito con colpi al torace e alla testa. Si tratta del capo del clan Esposito-Sequino in guerra col cartello Brunetti-Sibillo-Giuliano di Forcella. Ferito un cameriere che si trovava lì al momento dell’agguato.
A cura di Redazione Napoli
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Riprende la sanguinosa faida di camorra del centro storico: poco dopo le 16 un uomo, Pietro Esposito, è stato crivellato di colpi al torace e alla testa al rione Sanità. Si tratta di un personaggio di spicco ritenuto il boss dell'omonimo clan che insieme ai Sequino si oppone al cartello Brunetti-Sibillo-Giuliano di Forcella, conosciuti come la ‘paranza' dei bambini. Agli inizi dell'anno venne ucciso il figlio Ciro Esposito, 22 anni. Il capoclan viaggiava in sella a uno scooter T-Max quando i sicari, anche loro in scooter, sono entrati in azione sparando: raggiunto e ferito dai proiettili alla schiena, Esposito ha perso l'equilibrio ed e' caduto a terra. I killer lo hanno poi raggiunto e finito con un colpo alla testa.

Giovanni Catena ferito gravemente

L'agguato ha causato anche il ferimento grave di un giovane di 29 anni, Giovanni Catena, cameriere del pub ‘il Pocho', di piazza Sanità- Catena era sulla traiettoria dei proiettili indirizzati al pregiudicato ucciso. Il ragazzo, incensurato, è all'ospedale Vecchio Pellegrini con una ferita all'addome e si trova in sala operatoria dell'ospedale Vecchio Pellegrini.

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