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Tiziana Cantone, il caso fa il giro del mondo: “Martire del rispetto della privacy”

Dall’americano New York Times al francese Le Monde, dall’inglese BBC al colombiano El Espectador: sono decine i giornali e le emittenti televisive che riprendono la storia della giovane Tiziana Cantone, dei suoi video privati e del suo tragico suicidio.
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«Martire italiana del rispetto della vita privta» la definisce Jérôme Gautheret su Le Monde. Ed fa sicuramente impressione leggere la frase del video, quella diventata meme e business, capace di far affiorare i contenuti di un filmato hard in quella parte di web esposta a tutti e dunque di moltiplicare esponenzialmente la conoscenza della  storiaccia, «Stai facendo un video? Bravo» che in inglese diventa «Are you shooting a video? Bravo!» come docuumenta il New York Times. Una cosa è certa, il tragico epilogo della storia di Tiziana Cantone, il suo suicidio e le polemiche che si sono susseguite in Italia hanno avuto vastissima eco all'estero.

La Bbc ne scrive in entrambe le edizioni, quella in lingua inglese e quella in lingua spagnola. «Il suicidio dopo anni di umiliazioni online stordisce l'Italia», si legge. Su questo punto il Time americano riporta le dichiarazioni del Garante italiano della Privacy Antonello Soro che nei giorni scorsi si è duramente scagliato un po' contro tutti.

Anche altri giornali dalla radice sicuramente più popolare, come gli inglesi Daily Mail e Telegraph e il seguitissimo sito americano di gossip TMZ, quello degli scoop sulla morte delle star Usa, si sono occupati della «ragazza italiana». Ovviamente catalizzatore d'attenzione in questo caso non solo il tema della mancanza di privacy ma anche e soprattutto quello dei video a contenuto sessuale girati dalla 31enne.

Infine, la stampa in lingua spagnola (anche se la storia è finita perfino sui media in lingua turca). Del caso di 20 minutos e della Guardia Civil abbiamo già scritto; altri articoli appaiono sul quotidiano colombiano El Espectador (è lo stesso giornale che molti italiani hanno imparato a conoscere di recente grazie alla serie tv ‘Narcos' poiché negli anni 80 fu preso di mira dai trafficanti di Medellin guidati da Pablo Escobar) e sul sito della tv madrilena Antena 3 Noticias.

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