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L'omicidio di Ugo Russo a Napoli

15enne ucciso a Napoli, i genitori di Davide Bifolco fanno visita a quelli di Ugo Russo

I genitori di Davide Bifolco, il ragazzo di 17 anni ucciso da un carabiniere ad un posto di blocco al Rione Traiano tra il 4 e il 5 settembre del 2014, hanno fatto visita ai genitori di Ugo Russo, il 15enne ucciso da un carabiniere durante un tentativo di rapina a Santa Lucia nella notte tra il 29 febbraio e il 1° marzo scorso.
A cura di Valerio Papadia
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Due famiglie unite nel dolore di aver prematuramente perduto un figlio. Oggi, i genitori di Davide Bifolco hanno fatto visita ai genitori di Ugo Russo. Due storie simili, quelle di Davide e Ugo. Davide Bifolco, 17 anni, venne ucciso da un carabiniere, ad un posto di blocco, al Rione Traiano, complesso di edilizia popolare alla periferia occidentale di Napoli: era la notte tra il 4 e il 5 settembre del 2014. Ugo Russo, invece, è il ragazzino di 15 anni ucciso da un carabinieri fuori servizio, nel corso di un tentativo di rapina, la notte tre il 29 febbraio e il 1° marzo in via Generale Giordano Orsini, a Santa Lucia, sul lungomare di Napoli. I genitori di Bifolco hanno voluto abbracciare quelli di Ugo Russo: "Gli ho detto di andare avanti e di trasformare il suo dolore per aiutare i ragazzi a rischio" ha detto il papà di Davide al padre e alla madre di Ugo. I genitori di Davide Bifolco hanno portato anche uno stendardo raffigurante il volto di Davide che sfilerà ai funerali di Ugo, che si dovrebbero svolgere domenica.

Nel frattempo, continuano le indagini sulla morte di Ugo Russo. Il carabiniere che ha sparato, come detto fuori servizio, è indagato per omicidio volontario. Insieme a Ugo Russo, sullo scooter che quella notte del 1° marzo ha affiancato l'auto del militare nel tentativo di rubargli il Rolex, c'era anche un ragazzo di 17 anni, che adesso si trova in stato di fermo in una comunità. Proprio il 17enne, quando si è presentato spontaneamente davanti agli inquirenti, ha dichiarato che lui e Ugo si trovavano lì proprio per tentare una rapina e che avevano bisogno di soldi per andare in discoteca.

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