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17enne accoltellato in via Foria, l’appello del questore: “Chi sa, parli”

Proseguono senza sosta le indagini per identificare i membri della baby gang che, lo scorso 18 dicembre, hanno accoltellato un 17enne in via Foria, nel cuore di Napoli, riducendolo quasi in fin di vita. Il questore De Iesu ha lanciato un appello, invitando anche la cittadinanza a collaborare.
A cura di Valerio Papadia
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Il questore di Napoli, Antonio De Iesu
Il questore di Napoli, Antonio De Iesu

Un appello affinché la cittadinanza si ribelli alla violenza, ma anche un invito a collaborare con le indagini, quello lanciato dal questore di Napoli Antonio De Iesu in merito all'accoltellamento di uno studente di soli 17 anni, ridotto quasi in fin di vita da una baby gang nella serata del 18 dicembre in via Foria, strada del centro storico della città diventata terra di nessuno.

In una nota, la Questura di Napoli annuncia: "Il questore di Napoli coglie l'occasione per rivolgere un accorato appello ai cittadini presenti nell'area dell'evento, affinché segnalino al centralino di emergenza 113 della Questura informazioni utili sulle caratteristiche somatiche e sull'abbigliamento degli autori del crimine ovvero eventuali filmati, al fine di dare ulteriore impulso alle attività investigative e dare un nome ai criminali che non hanno avuto pietà per un giovane ragazzo, ferendolo con numerose coltellate e mettendo a serio pericolo la sua vita".

"Questo è il momento – sottolinea il questore – per dare un segno concreto, da parte di chi ha visto, di cittadinanza attiva e consapevole collaborando con le forze di Polizia al fine di contribuire a riscattare l'immagine della città e l'alto senso civico che storicamente caratterizza la comunità partenopea".

E ancora, la nota prosegue segnalando gli sviluppi sulle indagini serrate condotte dalla polizia per pervenire ai responsabili: "Nell'immediatezza dell'evento e a non trascurabile distanza dal teatro del crimine, sono stati fermati alcuni minorenni in atteggiamento sospetto, sui quali, allo stato, l'organo investigativo non possiede elementi di prova sul loro presunto coinvolgimento nell'azione delittuosa; successivamente all'identificazione sono stati affidati ai propri genitori non emergendo a loro carico elementi di colpevolezza".

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