25 Aprile, de Magistris: “Reddito di quarantena, mascherine e tamponi per tutti”
“Anche quest'anno, in piena pandemia abbiamo voluto ricordare il 25 Aprile. Il nazifascismo è stato un morbo che contagia ancora. Il vaccino è stata la lotta partigiana. Oggi viviamo un momento difficile. Abbiamo visto anche persone protestare e chiedere quello che noi stiamo chiedendo fin dall'inizio: reddito di quarantena o anche reddito per l'emergenza, mascherine e tamponi per tutti. Ma queste rivendicazioni vanno rivolte a Stato e Regione, non al Comune. Siamo l'altoparlante delle rivendicazioni della città, siamo l'unico palazzo sempre aperto, siamo con il popolo e per il popolo”. È quanto affermato dal sindaco Luigi de Magistris, che insieme al Prefetto di Napoli, Marco Valentini, questa mattina ha presenziato alla cerimonia per la Festa della Liberazione. De Magistris ha dedicato un passaggio anche alla manifestazione di centri sociali e disoccupati che hanno protestato stamattina in piazza Municipio.
25 Aprile, per la prima volta cerimonia in Comune, anziché in piazza
L'evento per la prima volta si è tenuto all'interno di Palazzo San Giacomo, a causa delle norme anti-contagio per il Coronavirus. Mentre negli anni scorsi la cerimonia pubblica veniva celebrata in piazza Carità, davanti alla stele di Salvo d'Acquisto, affiancata dal rito solenne nel Mausoleo a Posillipo. “La Festa della Liberazione per la prima volta – spiega De Magistris – si fa nel Palazzo del Popolo, del governo della città di Napoli, sotto la lapide degli eroi della Resistenza per ricordare che Napoli fu la prima città d'Europa con una rivolta di popolo a liberarsi dall'oppressione nazi-fascista”.
Il sindaco: “nazifascismo un morbo che contagia ancora”
“Il 25 aprile del 1945 – ha scritto, poi, il sindaco Luigi de Magistris sul suo profilo Facebook – l'Italia si liberò dall'occupazione nazifascista. Napoli, nel settembre del 1943, con le Quattro Giornate, fu la prima città d'Europa a liberarsi da sola, con una rivolta di popolo, dall'oppressione nazifascista. La resistenza partigiana, ricordata con la canzone "Bella Ciao", è alla base della Costituzione Repubblicana che resiste dal 1948, anzi, in gran parte ancora non attuata. Il nazifascismo è stato un morbo che ha contagiato, e contagia ancora, un notevole numero di persone, corrodendone la testa, il cuore, l'anima e il corpo. Un Sistema di potere criminale – aggiunge – che è divenuto Governo e Stato con il sostegno di intere popolazioni. Il vaccino è stata la lotta partigiana di milioni e milioni di persone, fondata sui valori di libertà, uguaglianza e fratellanza. Lotta permeata di Giustizia, contro la legalità formale di un ordine costituito criminale che ha fatto dei campi di concentramento e dell'olocausto il simbolo mortale della sopraffazione della violenza sulla vita. Napoli ha resistito, resiste e resisterà sempre. Città medaglia d'oro per la lotta del nostro popolo, abbiamo nel sangue i valori scolpiti nella Costituzione nata dalla resistenza. Buon 25 aprile Italia”.
“Il momento attuale difficile per la città”
“Per comprendere quanto è difficile il momento attuale – ha detto il sindaco durante la cerimonia in Comune – abbiamo visto anche persone protestare e chiedere quello che noi stiamo chiedendo fin dall'inizio: reddito di quarantena o anche reddito per l'emergenza, tamponi e mascherine per tutti. Quindi che il popolo sia unito in questo. Mi auguro che queste rivendicazioni trovino unita la città e vanno rivolte verso altre istituzioni. Il sindaco non può che essere l'altoparlante la forza e l'energia di tutto questo, ma non è certo il Comune di Napoli che può creare il reddito di emergenza e dare mascherine e tamponi per tutti, ma sono lo Stato e la Regione. L'unico palazzo aperto il 25 Aprile è questo, perché noi siamo sempre aperti e siamo sempre con il Popolo e per il Popolo”.