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A Napoli arriva Controcorrente, documentario a impatto zero: grazie al film piantati 200 alberi

Questa sera, mercoledì 5 febbraio, alle ore 21.30, sarà proiettato al Cinema Delle Palme, in zona Chiaia a Napoli, il documentario Controcorrente, di Claudia Carotenuto e Daniele Giustozzi: si tratta del primo documentario a impatto zero realizzato da under 30 grazie all’aiuto del crowdfunding.
A cura di Valerio Papadia
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Dopo l'incredibile successo a sette Festival internazionali e una serie di sold out in giro per tutta Italia, arriva anche a Napoli il documentario Controcorrente, realizzato dalla partenopea Claudia Carotenuto e da Daniele Giustozzi: l'opera sarà proiettata, alla presenza degli autori, questa sera, mercoledì 5 febbraio, al Cinema Delle Palme, in zona Chiaia. Si tratta del primo documentario a impatto zero realizzato da under 30 con l'ausilio del crowdfunding. Controcorrente è un reportage, un documentario, un’inchiesta, una missione ambientalista. Ma soprattutto un viaggio. È il viaggio di una giornalista e di un economista ambientale di 25 e 26 anni che hanno deciso di attraversare, conoscere, capire il proprio Paese. È un film sui cambiamenti climatici e sullo stato dell'acqua in Italia, un on the road movie che attraversa la Penisola Italiana per 6000 km indagando l'aspetto ambientale, sociale, economico e politico delle acque italiane.

Il film affronta il tema della fusione dei ghiacciai del nord Italia, dell'innalzamento del livello del mare a Venezia, del calo della pesca e della presenza ingombrante di plastica nei nostri mari, di illeciti ambientali di ostentazione mafiosa che hanno a che fare con la gestione idrica del meridione, di cantieri mai terminati in Calabria ma che avrebbero portato acqua in comuni che ad oggi ancora hanno problemi di approvvigionamento idrico, parla di attivismo (Legambiente e Greenpeace Italia, sono tra i protagonisti del film), di aziende che sversano i propri reflui nelle falde e molto altro.

È un documentario a impatto zero perché al termine della produzione gli autori hanno calcolato la Carbon Footprint del film (ossia le emissioni di CO2 emesse durante le riprese e in post produzione, dalla benzina utilizzata alle macchine di montaggio che hanno lavorato). Una volta ottenuto il risultato, insieme a centinaia di sostenitori del progetto, hanno compensato e sovra-compensato le emissioni con la piantumazione di un bosco in provincia di Vercelli che conta 200 alberi e porta il nome del film.

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