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A Napoli e provincia è ancora emergenza blatte. A Giugliano al via piano anti-invasione

Nel Comune a pochi passi dal capoluogo partenopeo, l’amministrazione ha affidato ad una ditta locale i lavori di disostruzione delle caditoie e delle griglie stradali. Intanto, nel centro storico e nelle zone limitrofe è ancora emergenza igienica.
A cura di Ida Artiaco
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Continua l'emergenza blatte a Napoli. La città, soprattutto il centro storico e le zone limitrofe, sono ancora invase da scarafaggi che fuoriescono dai tombini della rete fognaria pubblica, disseminando il panico tra i cittadini e i turisti, costretti a fare una vera e propria corsa ad ostacoli sui marciapiedi e nei pressi di bar e ristoranti. Un piano di lotta a questi animali esiste già da mesi, per scongiurare l'insorgere di un'emergenza igienico-sanitaria, che il caldo estivo rende ancora più pericoloso.

Ma gli interventi di disinfestazione messi in atto dal Comune d'accordo con le singole municipalità pare non aver avuto i risultati sperati, lasciando l'area del Lungomare e una parte del quartiere Vomero, quelle cioè in cui sono concentrati la maggior parte dei locali, tra quelle più colpite. A luglio sono stati molti i condomini che hanno provveduto in proprio, gettando disinfettanti oppure tenendo ben chiusi i tombini, perché i residui di cibo e altra immondizia che si accumula sulla strada attirano questi insetti che risalgono dalle fogne.

I comuni della provincia non se la passano meglio. Giugliano è uno di quelli più colpiti dall'emergenza blatte. Negli ultimi giorni sono arrivate agli uffici amministrativi numerose segnalazioni di cittadini in preda al disgusto. Per questo, l'ente ha deciso di intervenire determinando la pulizia straordinaria ed urgente delle caditoie, la cui ostruzione è il motivo principale dalla risalita in superficie degli scarafaggi, insieme ad interventi di disinfestazione. Ne sono interessate le zone di Monaci, i quartieri di Casacelle e Campopannone, i vicoli del centro storico e tutto il versante litoraneo di Licola, Varcaturo e Lago Patria. Il lavoro è stato affidato ad una ditta locale iscritta all'albo dei fornitori, che provvederà alla disostruzione delle caditoie e delle griglie stradali attraverso la rimozione dei detriti depositatisi al loro interno, per una spesa totale di quasi 50mila euro.

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