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A Napoli l’IMU 2020 su seconda casa e negozi va pagata entro domani: nessuna proroga dal Comune

Scade domani a Napoli il termine per il pagamento dell’IMU, l’imposta sulla casa, ad eccezione della prima abitazione che è esentata a meno che non sia di lusso. Palazzo San Giacomo ha deciso di non concedere nessuna proroga. Rispetto allo scorso anno, la novità è che l’IMU dal 2020 è stata accorpata con la TASI. Si dovrà versare, quindi, un acconto per un importo corrispondente al 50% di quanto complessivamente pagato a titolo di IMU e TASI nel 2019. A causa del Covid sono esentate dal versare l’acconto diverse attività, come B&B, affittacamere e stabilimenti balneari.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Scade domani, martedì 16 giugno 2020, a Napoli il termine per il pagamento dell'IMU, l'imposta sulla casa, ad eccezione della prima abitazione che è esentata a meno che non sia di lusso. Palazzo San Giacomo ha deciso di non concedere nessuna proroga e di confermare la data di martedì 16 giugno 2020 per il versamento dell'acconto. Rispetto allo scorso anno, la novità è che l'IMU dal 2020 è stata accorpata con la TASI. Si dovrà versare, quindi, un acconto per un importo corrispondente al 50% di quanto complessivamente pagato a titolo di IMU e TASI nel 2019. Nel capoluogo partenopeo, tra seconde abitazioni e negozi sono chiamati a versare l'IMU circa 30mila contribuenti proprietari di seconde case, mentre le abitazioni affittate sono circa 70mila. L'importo medio stimato per l'IMU 2020 a Napoli è di circa 600 euro. “Per il calcolo del tributo e la stampa dei modelli F24 – precisa il Comune di Napoli – nei casi particolari che comportano differenze rispetto all'anno precedente, è possibile utilizzare, applicando le stesse aliquote dello scorso anno, il link https://www.riscotel.it/calcoloimu/”. Sul sito del Comune è possibile avere tutte le informazioni del caso.

IMU e COVID19, le esenzioni

Per venire incontro alle difficoltà di molti imprenditori legate alla crisi del Coronavirus, il Decreto Rilancio Italia, numero 34 del 2020, ha previsto che sono esentati dal versare l'acconto IMU 2020 (cioè la prima rata):

  • immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché immobili degli stabilimenti termali;
  • immobili rientranti nella categoria catastale D/2 e immobili degli agriturismo, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.

Il credito d'imposta per gli affitti

Una delle agevolazioni previste dal Governo a compensazione dell'IMU 2020 è il credito d'imposta per i locali in fitto, pensato soprattutto per i negozi. Il bonus può essere utilizzato dall'inquilino per pagare altre imposte, come la Tari, l'Irpef o l'Ires, oppure ceduto alle banche o al locatore. Il bonus è stato sbloccato il 7 giugno scorso, che ha istituito un apposito codice tributo da inserire nell'F24, per cui i tempi non corrispondono esattamente a quelli del versamento IMU.

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