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Covid 19

A Napoli sono già 500 le imprese che hanno chiesto prestiti in banca per il Coronavirus

Sono oltre 500 le richieste di finanziamento da imprese, artigiani e professionisti, arrivate alla Banca di Credito Cooperativo (BCC) di Napoli per affrontare la crisi del Coronavirus, dall’inizio della pandemia. Prestiti da 25mila a 300mila euro. Concessi ad oggi già 100 finanziamenti, utilizzando il canale del Fondo di garanzia.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sono oltre 500 le richieste di finanziamento arrivate alla Banca di Credito Cooperativo (BCC) di Napoli per affrontare la crisi del Coronavirus, dall'inizio della pandemia. Prestiti da 25mila a 300mila euro che sono arrivati da imprese di piccole, piccolissime e medie dimensioni: artigiani, commercianti, professionisti, ma anche famiglie. Di queste, sono stati concessi ad oggi già 100 finanziamenti, utilizzando il canale del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese istituito con legge 662/96 e attivo dal 2009. “Assieme al sostegno che stiamo realizzando tramite il Pronto Soccorso Finanziario – spiega il presidente della BCC Napoli, Amedeo Manzo – anticipando con centinaia di finanziamenti a sostegno delle piccolissime e piccole imprese, degli artigiani, dei commercianti e delle famiglie le disposizioni dei vari decreti che il governo ha varato, è necessario il concreto sostegno diretto offerto a centinaia di famiglie napoletane che versano in condizioni di disagio economico. La solidarietà è da sempre una nostra passione che in questi momenti diventa essenziale”.

A Pasqua Bcc ha distribuito pacchi di alimenti alle famiglie bisognose

Per fronteggiare la crisi economica legata al Coronavirus, la Banca di Credito Cooperativo di Napoli è scesa in campo fin da subito nella lotta al Coronavirus, sostenendo, insieme ad altre associazioni come l'Aicast, numerose iniziative di raccolta fondi per gli ospedali Cotugno, Loreto Mare e Pascale. A questa attività si è aggiunta anche la distribuzione sul territorio di pacchi pasquali per le famiglie bisognose, contenenti beni di prima necessità. Tra gli enti destinatari dei pacchi, la Parrocchia della Resurrezione a Scampia, le Suore di Madre Teresa di Calcutta ai Tribunali, la Chiesa di San Rocco ai Camaldoli, la Parrocchia di Santa Maria della Rotonda oltre che alle Comunità di bisognosi del Comune di San Giorgio a Cremano. “La solidarietà – spiega Manzo – va praticata piuttosto che dichiarata ed in un momento del genere occorre sostenere chi ne ha bisogno. Il Welfare Responsabile è una esperienza di vita che si sta imponendo all'attenzione delle persone:un sentimento di solidarietà che pareva "sopito". Tante sono le iniziative che si susseguono, e sono felice che si sia sviluppata una "spirale di umanità" che solo Napoli è in grado di innescare”.

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