A Somma Vesuviana una strada per il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega
A Somma Vesuviana ci sarà presto "via Mario Cerciello Rega". Lo aveva annunciato nei giorni scorsi il sindaco, Salvatore Di Sarno, ora è arrivato il parere positivo della commissione toponomastica, che vale come nulla osta per l'intitolazione. Il vicebrigadiere dei carabinieri di 35 anni, ucciso a Roma nella notte tra il 25 e il 26 luglio durante una operazione in borghese per un "cavallo di ritorno", era originario del comune vesuviano, in provincia di Napoli, dove risiede ancora la sua famiglia. Si potrà procedere dopo il parere della Prefettura.
"Fin dal primo istante in cui la comunità di Somma Vesuviana ha saputo della tragedia – ha detto Salvatore Di Sarno – ci è stato chiesto di dare un segno tangibile che Mario Cerciello Rega non sarebbe stato dimenticato. Abbiamo pensato fosse giusto intitolargli una strada della sua città per rendergli onore per sempre. Ho chiesto un parere alla commissione toponomastica e procederemo presto".
In seguito alla dichiarazione è arrivata la risposta del coordinatore della Commissione, che ha espresso parere positivo al cambio di toponomastica aggiungendo che "le virtù da eroe" del militare "sono state scandite dai mass media di tutto il mondo" e quindi "non è necessario allegare alcun curriculum". L'iter da seguire per persone decedute da meno di 10 anni, che si siano distinte per particolari benemerenze, prevede che alla Prefettura vengano presentate la delibera della Giunta Comunale e la planimetria dell'area territoriale interessata.
Il 29 luglio c'erano stati i funerali, a Somma Vesuviana, dopo la camera ardente a Roma che aveva visto centinaia di cittadini arrivare anche da altre città per rendere omaggio al carabiniere ucciso.