Accoltellano due ragazzi e tornano a bere ai baretti, arrestati dopo 3 mesi
La lite era cominciata in un locale di piazza Bellini, per un banale incidente mentre erano in fila nei bagni: un piede pestato, che aveva fatto nascere la discussione che poi era sfociata nelle coltellate. E, dopo aver ferito gravemente le vittime, se n'erano tornati ai baretti come se nulla fosse, per continuare a divertirsi. L'episodio risale alla sera del 25 gennaio 2020, sabato di movida nel centro di Napoli. In manette, destinatari di misura cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli, sono finiti due pregiudicati napoletani di 30 e 35 anni: sono accusati di tentato omicidio nei confronti di un ragazzo e indagati per lesioni aggravate ai danni dell'amico della vittima.
Quella notte una pattuglia dei carabinieri era stata avvicinata da due ragazzi, insanguinati e spaventati. Portati al Pronto Soccorso del Pellegrini, i giovani avevano riferito di essere stati feriti da tre sconosciuti. Li avevano inseguiti mentre si allontanavano da piazza Bellini, li avevano aggrediti e avevano tirato fuori i coltelli cominciando a sferrare fendenti colpendoli ad inguine e torace. Uno di loro, il più grave, aveva riportato lesioni della pleura: la lama gli era stata conficcata nel petto.
I tre aggressori, hanno spiegato i ragazzi, erano degli sconosciuti con cui c'era stata una discussione poco prima in un bar di piazza Bellini. Il gruppetto di amici aveva lasciato il locale per evitare problemi ma non era bastato. Le vittime erano state intercettate poco dopo, mentre tornavano alle automobili, e inseguite. Tra gli aggressori c'era anche il ragazzo con cui avevano litigato prima.
Dopo le coltellate i tre erano tornati in piazza Bellini e lì avevano passato il resto della serata. Si erano allontanati soltanto quando erano arrivati i carabinieri, guidati dagli amici delle vittime. Sono stati ascoltati i testimoni e acquisite alcune telecamere di sorveglianza, i militari hanno ricostruito il percorso degli aggressori, compreso il ritorno al bar, e li hanno identificati. I due sospetti sono stati anche riconosciuti in foto e uno di loro, controllato pochi giorni dopo l'aggressione, aveva un livido su uno zigomo, causato da una delle vittime durante la colluttazione.