video suggerito
video suggerito

Accoltellarono 16enne al Vomero: presi altri 2 membri della baby gang

Il 9 dicembre del 2017 un ragazzo di 16 anni viene ridotto in fin di vita colpi di coltello da una baby gang che lo aggredisce mentre si trova con altri amici. Oggi sono stati arrestati due membri della banda di aggressori, che dovranno rispondere dell’accusa di tentato omicidio.
A cura di Valerio Renzi
89 CONDIVISIONI
Immagine

Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli, al termine di un'articolata attività d'indagine, hanno arrestato altri due membri della baby gang che, la sera del 9 dicembre del 2017, aggredì un  gruppo di coetanei per le strade del Vomero, riducendone uno in fin di vita. Il 16enne, raggiunto da diverse coltellate al petto, è stato a lungo ricoverato in ospedale prima di essere dichiarato fuori pericolo. L'ordinanza di custodia cautelare in un carcere minorile è stata emessa dal gip del Tribunale per i Minori di Napoli.

L'esigenza della detenzione, nonostante la minore età degli accusati, è stata giustificata dal giudice non solo per la gravità dell'accusa (tentato omicidio) ma anche perché nell'attività d'indagine è emersa l'esistenza "una vera e propria associazione per delinquere composta da diversi minori", che agiva anche con violenza per "affermare la propria supremazia nel quartiere Vomero, avvalendosi di minacce e di spedizioni punitive armate, senza risparmiare aggressioni fisiche per lo più nei confronti di coetanei che affollano il quartiere soprattutto nel fine settimana nelle strade della cosiddetta movida".

L'aggressione per cui sono finiti in carcere i due membri della baby gang è avvenuta in via Merliani, dove la vittima viene avvicinata dagli aggressori, tutti con il volto parzialmente coperto da cappelli, sciarpe e scaldacollo. Lui viene da Secondigliano ed è venuto a passare una serata in compagnia quando si imbatte in quei ragazzini che subito si fanno minacciosi, invitano lui e i suoi quattro amici ad andarsene, a cambiare aria e strada. In pochi secondi si passa dalle parole ai fatti e si ritrova in terra in una pozza di sangue, rischiando di morire per una ragione incomprensibile.

89 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views