Acerra, via le ecoballe dalla piazzola del Pantano
Via le ecoballe dal sito di stoccaggio di fronte all'inceneritore di Acerra. Sono state asportate 21mila tonnellate di rifiuti da una delle due piazzole del deposito dove da anni giacciono le ecoballe in attesa di smaltimento. I rifiuti sono partiti alla volta dello stir di Caivano, dove verranno disimballate e caratterizzate e da dove potranno tornare, se catalogate con Cer, di nuovo ad Acerra, per essere bruciate nell'inceneritore. I realtà le ecoballe avrebbero dovuto lasciare il deposito comprendente le due grandi piazzole adibite per anni impropriamente a sito di stoccaggio. Il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti ad opera di Sapna e della A2A, ebbero inizio nell'aprile del 2014 e avrebbero dovuto essere completate dopo 50 giorni. Tuttavia sul sito dichiarato illegittimo dal Consiglio di stato perché privo della preventiva valutazione di impatto ambientale restano ancora, stipate dal 2005, 60 mila tonnellate di ecoballe da trattare come quelle appena rimosse. Fino a che non saranno terminate le operazioni i rifiuti dei quali non è ancora stata accertata la natura rimarranno accatastati nelle piazzole. Contro il provvedimento si scagliano gli ambientalisti di Acerra, che dopo la recente emanazione di un ‘ordinanza sindacale per contrastare l'inquinamento atmosferico, che supera nettamente la soglia consentita, tuonano contro l'incenerimento delle balle nel termovalorizzatore: "Il sindaco Raffaele Lettieri – dichiara Simona Santoro del comitato delle "Mamme Coraggio" – nella sua ordinanza ammette che l'aria ha un alto tasso di inquinamento e cosa fa? Dà la possibilità all'inceneritore di bruciare i rifiuti del Pantano, producendo altro fumo tossico?".