28 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Addio alla storica sede di via Chiatamone: il Mattino si sposta al Centro Direzionale

La decisione di spostare la redazione da via Chiatamone al Centro Direzionale non è condivisa dall’assemblea dei redattori, che punta il dito contro la scelta che “mette in discussione la centralità sia geografica che culturale del quotidiano, e quindi il suo rapporto con la città”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
28 CONDIVISIONI
Immagine

Il quotidiano napoletano il Mattino dice addio alla storica sede di via Chiatamone: il quotidiano del gruppo Caltagirone sposterà la propria sede al Centro Direzionale. Una scelta non condivisa dai redattori del quotidiano, che punta il dito contro la scelta che "mette in discussione la centralità sia geografica che culturale del quotidiano, e quindi il suo rapporto con la città".

Era dal 1° maggio 1962 che il palazzo al numero 65 di via Chiatamone, di fronte all'ingresso occidentale della galleria della Vittoria, ospitava la redazione de il Mattino: in precedenza, la storica sede del giornale era stata quella di Vico Rotto San Carlo (l'odierna piazzetta Matilde Serao), dietro la galleria Umberto I, fin dalla sua fondazione, avvenuta il 16 marzo 1892 da Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao.

Il comunicato dei redattori del Mattino

"L'Assemblea dei redattori de Il Mattino, riunitasi nella Sala Siani in data 18 aprile 2018 alle ore 17, ha appreso dal Comitato di Redazione dell'intenzione dell'Azienda di trasferire il quodiano dalla gloriosa sede di via Chiatamone, inaugurata il primo maggio 1962, al Centro Direzionale di Napoli. Perplessa e attonita per una scelta che mette in discussione la centralità sia geografica che culturale del quotidiano, e quindi il suo rapporto con la città, l'Assemblea dei redattori de Il Mattino dichiara all'unanimità lo stato di agitazione permanente e dà mandato al Cdr di mettere in campo tutti gli strumenti di lotta per risolvere la crisi".

28 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views