Affittopoli nella Reggia di Caserta, case a 3 euro a ex dipendenti e parenti
Ex dipendenti della Soprintendenza e loro parenti occupavano appartamenti nella Reggia di Caserta a fitti bassissimi. Tre euro per una casa nella dimora vanvitelliana. La Procura della Corte dei Conti della Campania ha notificato quattro "inviti a dedurre" al soprintendente pro-tempore della Soprintendenza di Caserta, Paola Raffaella David, e a tre dirigenti dell'Agenzia del Demanio della Campania. La Procura contabile ha stimato un danno di 1,2 milioni per lo Stato.
Gli agenti del Nucleo di polizia tributaria di Caserta, al termine di una lunga indagine, sono intervenuti dopo aver accertato come Demanio e Soprintendenza abbiamo consentito a parenti ed ex dipendenti di abitare gli alloggi ad importi bassissimi – i fitti andavano dai 3 ai 145 euro – e inferiori al reale valore degli immobili. Ad aggravare la situazione il fatto che gli appartamenti si trovino all'interno della Reggia di Caserta, sito monumentale statale e inserito nella World Heritage List dell'Unesco dal 1997. Gli occupanti godevano anche di altri vantaggi tra cui l'utilizzo di parcheggi all'interno del complesso monumentale. La finanza ha accertato anche come gli inquilini usufruissero anche di aree dello stesso Parco Vanvitelliano.
L'Agenzia del Demanio – si legge in un comunicaro – offrirà "piena collaborazione" alla Procura della Corte dei Conti della Campania. In riferimento alle responsabilita' ipotizzate, anche per funzionari interni – prosegue la nota – l'Agenzia ha accolto "l'invito a dedurre" del magistrato requirente, finalizzato a far acquisire ulteriori elementi conoscitivi utili a ricostruire un quadro completo e trasparente della vicenda. L'Agenzia del Demanio, conclude il comunicato, "consapevole della grande responsabilità che i funzionari dello Stato assumono nell'esercitare il delicato ruolo della gestione dell'amministrazione pubblica, condanna con fermezza qualsiasi comportamento negligente nella gestione del patrimonio pubblico e lesivo dell'interesse dello Stato e dei cittadini".
Anche gli allacci dell'acqua erano interamente a carico della Soprintendenza che non ha mai chiesto agli affittuari il pagamento delle bollette. Recentemente la Reggia di Caserta è finita sulle pagine di cronaca per la vicenda che ha visto contrapposti i sindacati dei lavoratori e il nuovo direttore Mauro Felicori. Secondo i lavoratori Felicori avrebbe adottato l'abitudine di trattenersi fino a tardi nella struttura museale, vincolando dunque anche i dipendenti a turni di lavoro prolungati. Sulla questione è intervenuto anche il presidente del consiglio Renzi, che si è schierato a difesa del nuovo direttore nominato dal Governo.