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Poliziotto ferito a Fuorigrotta: l’aggressore l’ha scambiato per un killer di camorra

La vita di Nicola Barbato, il soprintendente di polizia, resta appesa a un filo: operato, è in gravi condizioni. Emerge la dinamica del fatto: i malviventi sarebbero entrati nell’auto civetta sparando sugli agenti, li avrebbero scambiati per emissari di un clan rivale.
A cura di An. Mar.
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Sarebbe stato un autentico raid quello in cui il poliziotto della Squadra Mobile Nicola Barbato, è rimasto gravemente ferito, andato in scena la sera del 25 settembre in via Leopardi, nel quartiere Fuorigrotta di Napoli. Secondo la ricostruzione al vaglio degli inquirenti il poliziotto sarebbe stato colpito all'interno della Fiat Panda grigia parcheggiata davanti alla stazione della linea Cumana, dove era seduto in abiti borghesi con un collega in servizio anti-estorsione.

L'aggressore avrebbe aperto lo sportello dal sedile posteriore e sparato contro i poliziotti scambiandoli, secondo un'ipotesi investigativa, per emissari di un clan rivale. Gli investigatori stanno passando all'esame un video ottenuto dalle telecamere di un negozio di giocattoli di fronte al luogo della sparatoria. Secondo l'ipotesi più accreditata i malviventi dei quali uno è già stato fermato, sarebbero coinvolti nel giro di racket della zona. Restano gravissime le condizioni dell'agente, reduce da un delicato intervento che gli ha estratto un proiettile dalla nuca.

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