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Aggredisce la ex compagna dopo tre anni di stalking: i passanti chiamano il 112 e lo fanno arrestare

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, perseguitava la donna dall’agosto 2015: ieri, in via Campana, l’ha aggredita strappandole via il cellulare. Alcuni passanti, notando la scena, hanno chiamato il 112: l’uomo è stato così arrestato, mentre la donna è stata portata in ospedale per un trauma al braccio.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Perseguitava la propria ex-compagna da tre anni, arrivando a compiere anche atti violenti verso la donna. L'ultimo ieri, su via Campana a Pozzuoli: ma la scena non è passata inosservata, ed alcuni passanti hanno immediatamente chiamato il 112, permettendo così alle forze dell'ordine di intervenire e arrestare il trentaduenne, originario di Castel Volturno e già noto alle forze dell'ordine, che deve rispondere adesso dei reati di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e rapina commessi ai danni della ex compagna.

Lo stalking, secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, sarebbe iniziato ben tre anni fa: nell'agosto del 2015, infatti, il trentaduenne era appena uscito dal carcere dove era stato rinchiuso per scontare la pena relativa ad una rapina. E da quando aveva rimesso piede in libertà ha iniziato a perseguitare la donna, che aveva invece iniziato a pensare di rompere la loro relazione. Tre anni costellati di tormenti, minacce di morte, perfino aggressioni fisiche. Alla fine, l'ultimo episodio si è rivelato decisivo per arrestare l'uomo: ieri pomeriggio ha avvicinato la donna su via Campana, a Pozzuoli, aggredendola in preda alla gelosia, strappandole anche il telefono da mano.

A quel punto alcuni passanti, fortunatamente rimasti non indifferenti di fronte alla scena, hanno chiamato immediatamente il 112, consentendo ai carabinieri della compagnia di Pozzuoli di intervenire in tempi brevi ed arrestando così il trentaduenne. Il cellulare, recuperato, è stato restituito poi alla vittima, accompagnata anche in ospedale dove ha riportato un trauma al braccio e sottoposta alle cure del caso. L'uomo è stato invece tradotto ai domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

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