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Aggressioni negli ospedali a Napoli, incontro in Prefettura: “Servono più controlli”

Si è svolto questa mattina, negli uffici della Prefettura di Napoli, una riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica: tema centrale del vertice, le tante aggressioni che si verificano all’interno degli ospedali napoletani ai danni del personale sanitario e delle guardie giurate. “Servono più controlli” ha dichiarato il prefetto Carmela Pagano.
A cura di Valerio Papadia
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Si è svolta questa mattina, negli uffici della Prefettura di Napoli, una riunione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza pubblica: tema centrale dell'incontro, le tante aggressioni che si verificano negli ospedali partenopei ai danni del personale medico e delle guardie giurate in servizio presso i nosocomi. Alla riunione hanno partecipato, oltre al prefetto Carmela Pagano, il questore di Napoli Alessandro Giuliano, i comandanti provinciali dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza, il vice capo di Gabinetto della Regione Campania e i direttori generali dell'Asl Napoli 1 Centro, dell'ospedale Santobono, del Cardarelli e dell'Azienda Ospedaliera dei Colli.

Tante le tematiche affrontate nel corso della riunione per far fronte al problema e per cercare di ridurre le aggressioni, che non si verificano soltanto negli ospedali di Napoli, ma che sono un problema diffuso anche nelle altre città. Secondo il prefetto Carmela Pagano, occorre potenziare i controlli e dotare i nosocomi di sistemi di sorveglianza più efficaci e adeguati. Una delle misure prese in considerazione prevede la dotazione agli ospedali di sistemi di videosorveglianza in collegamento, 24 ore su 24, con le forze dell'ordine, che possano trasmettere immagini delle zone degli ospedali maggiormente a rischio. I direttori dei nosocomi partenopei presenti al vertice si sono impegnati ad adeguare i sistemi di sicurezza, potendo contare anche del sostegno delle forze dell'ordine. A carico dei nosocomi anche la formazione del personale medico più a contatto con l'utenza, e quindi più facilmente a rischio aggressioni.

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