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Agguato a Casoria, 18enne incensurato ucciso come un boss

Un giovane di 18 anni, incensurato, è stato ucciso con 4 colpi di pistola ieri sera a Casoria, in provincia di Napoli; Antimo Giarnieri è stato colpito mentre era in strada con tre amici, uno dei quali rimasto ferito lievemente a un fianco. Le indagini sono affidate ai carabinieri, che stanno cercando di ricostruire il retroscena dell’agguato.
A cura di Nico Falco
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Gli hanno sparato contro sette colpi, quattro di questi sono andati a segno. Uno, quello mortale, lo ha centrato al torace. È morto durante il trasporto in ospedale Antimo Giarnieri, il ragazzo di 18 anni ucciso ieri sera a Casoria, in provincia di Napoli, da un killer arrivato in automobile insieme a un complice; la vittima era insieme ad altri tre ragazzi, uno di questi è rimasto ferito in modo non grave a un fianco. Le indagini sono affidate ai carabinieri, che stanno cercando di ricostruire i retroscena dell'agguato, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia.

L'omicidio è avvenuto intorno alle 22 di ieri, 8 luglio, nella terza traversa via Castagna, a Casoria. Secondo la ricostruzione i ragazzi erano in strada quando è arrivata l'automobile dei killer. Mentre uno è rimasto al volante, l'altro è sceso. Berretto calzato a coprire parte del volto, pistola tra le mani. Ha sparato verso Giarnieri mentre era insieme agli altri e subito dopo è risalito in auto ed è scappato col complice.

Giarnieri, gravemente ferito, è stato trasportato all'ospedale San Giovanni Bosco ma al Pronto Soccorso è arrivato già cadavere. Nello stesso ospedale è stato portato anche il ragazzo che era con lui, è stato ricoverato per una ferita da arma da fuoco al fianco sinistro ma non è in pericolo di vita. Le indagini sono affidate ai carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna e a quelli della sezione operativa di Casoria; durante i sopralluoghi sul punto della sparatoria sono stati rinvenuti 7 bossoli calibro 7.65.

I militari stanno indagando sulla vita privata di Giarnieri, alla ricerca di eventuali collegamenti con la criminalità che potrebbero essere il movente dell'agguato. Il ragazzo è il fratello di Vittorio Giarnieri, classe '93, attualmente detenuto, arrestato nel 2017 insieme ad altre quattro persone con l'accusa di estorsione e detenzione illegale di armi e materiali esplodenti, commessi con l'aggravante del metodo mafioso, e di fare parte di un nuovo gruppo criminale, collegato alla fazione Bidognetti del sodalizio dei Casalesi.

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