Agguato a Napoli: sicari con parrucche rosse sparano ad un ragazzo di 26 anni
Ancora spari, sangue e paura a Napoli. Erano da poco passate le 19 di oggi quando un nuovo agguato di chiaro stampo camorristico ha scosso il cuore del quartiere Sanità. In Via Arena alla Sanità angolo vico Lammatari, la scena da far west: due uomini armati hanno sparato contro un uomo, obiettivo del commando di morte. Fortunatamente nella sparatoria non è stato ucciso nessuno. La vittima (26 anni) è stata trasportata in scooter all'ospedale Pellegrini e non sarebbe in pericolo di vita. Sul posto la polizia e la scientifica per i rilievi del caso. In tutta la zona è scattata una vera e propria caccia all'uomo. I due sicari, stando ad alcune testimonianze, sono giunti a bordo di due scooter Honda SH e indossavano parrucche rosse. Nel mirino dei killer il giovane nipote del boss Sequino. La vittima soprannominata "Pallino", sarebbe Giovanni Sequino, 26 anni, figlio di Aniello, a sua volta cugino di Nicola, uno dei boss del quartiere Sanità. Il ragazzo è stato colpito al braccio e all'addome di striscio.
Dall'omicidio di Genny Cesarano alle stese di ottobre, il rione Sanità sotto assedio
Il rione Sanità è al centro di una lotta di potere che coinvolge i Vastarella e si dipana fino a Miano. È proprio da Miano che partì l'ordine della "stesa" che ha ucciso il giovane Genny Cesarano lo scorso anno. A confessarlo il boss Claudio Lo Russo, oggi collaboratore di giustizia, che ha raccontato ai giudici di essere stato lui il mandate della spedizione. Una stesa come quella avvenuta solo pochi giorni fa quando la mattina del 2 ottobre furono trovati per le strade del quartiere 18 bossoli sparati da ragazzi sugli scooter. Mentre è di fine agosto l'ultimo agguato eccellente nel quale perse la vita Vittorio Vastarello, colpito dai sicari il 31 agosto e morto dopo due giorni di ricovero in ospedale. L'agguato era avvenuto in Vico Nocelle, in pieno giorno, alle 12.30 circa.