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Agguato di camorra in piazza Trieste e Trento, tre arresti: la zona contesa tra due clan

La Squadra Mobile di Napoli ha arrestato tre persone ritenute vicine al clan Elia, in seguito al ritrovamento di armi e droga su un terrazzo del Pallonetto di Santa Lucia: una delle due pistole era quella che aveva sparato a un 21enne in piazza Trieste e Trento, di quel ferimento è accusato uno dei tre arrestati.
A cura di Nico Falco
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Piazza Trieste e Trento, e tutto quello che gravita intorno. Il punto che fa da confine tra due zone che sono sotto l'influenza di due gruppi criminali in contrasto: il clan Elia, che gestisce gli affari criminali al Pallonetto di Santa Lucia, e i Saltalamacchia, che invece hanno messo le mani sui Quartieri Spagnoli. In quest'ottica, piazza Trieste e Trento, nel pieno centro città, alle spalle di piazza del Plebiscito e di via Toledo, è il limite dei due "regni", è l'area più ambita. E in questo contesto era maturata la gambizzazione avvenuta il 23 settembre 2018, quando un giovane venne ferito a colpi di pistola. Dimesso con prognosi di 30 giorni, Gennaro Di Marzio, 21 anni oggi, aveva raccontato ai carabinieri di essere stato colpito da un gruppo di sconosciuti, che avevano aperto il fuoco per motivi che non sapeva.

Secondo le indagini della Squadra Mobile di Napoli, però, quell'episodio ha una chiave di lettura diversa e si colloca, appunto, negli scontri tra i due gruppi criminali. Di Marzio viene ritenuto vicino al gruppo Saltalamacchia, mentre chi gli ha sparato è stato inviato dal clan Elia. I poliziotti di via Medina, al termine di indagini sul clan storico del Pallonetto, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre persone: Domenico Russo, 19 anni, pregiudicato e già detenuto per altra causa; Simone Aldobrandi, 23 anni, pregiudicato, e Salvatore Puggillo, 47 anni, anche lui già noto alle forze dell'ordine. I tre sono accusati, a vario titolo, di lesioni aggravate dall'uso di arma da fuoco, detenzione e porto illegale di arma clandestina, detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini della cessione a terzi, tutti delitti con l'aggravante di aver agito per favorire il clan camorristico degli Elia. In particolare, di quel ferimento è accusato Domenico Russo.

I tre rispondono inoltre di un carico di armi e droga che era stato ritrovato il 28 settembre 2018 dagli agenti del commissariato San Ferdinando su un terrazzo condominiale di un palazzo di via Pallonetto a Santa Lucia: 82 grammi di marijuana in 110 bustine, 61 grammi di hashish, 46 grammi di cocaina e due pistole semiautomatiche; una delle armi, una Taurus, era quella che era stata usata per il ferimento di Di Marzio.

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