Alberto Angela riceve la “pinsa” di Pompei, realizzata da Vincenzo Capuano
È una pizza di forma quadrata, che si ispira al noto opus reticulatum e ricrea una pagnotta come ai tempi di Plinio il Vecchio, ed è realizzata con un impasto ai cereali che risulta leggerissimo. C’è il melograno e la crema di cavolo, una delle verdure che erano alla base della dieta degli abitanti della Pompei antica e c’è il condimento segreto, proprio quello dei panettieri del tempo, che è il ‘garum’. Un olio che gli antichi Romani ricavavano dalle interiora delle alici mischiando tutto con piccoli pezzi di pesce, e che veniva utilizzato per condire le portate principali. Oggi è semplicemente la “colatura di alici” e i più attenti amanti della gastronomia campana possono bene immaginare il sapore di questa nuova pizza di Vincenzo Capuano, realizzata con la collaborazione di esperti storici, per festeggiare Pompei e il suo nuovo cittadino onorario, Alberto Angela.
Una pizza per la cittadinanza di Alberto Angela
Alla presenza del sindaco Amitrano e delle principali istituzioni della città, il divulgatore scientifico ha ricevuto la cittadinanza onoraria in piazza Bartolo Longo nell’anno in cui Pompei festeggia i suoi novant’anni (la città è divenuta comune autonomo solo nel 1928). Con la cittadinanza, è arrivato un modo gustoso di festeggiare: la “Pizza Pompeii” di Vincenzo Capuano rispetta tutti i canoni della dieta pompeiana. Queste le parole di Vincenzo Capuano a Fanpage.it:
Per ricreare la "pinsa" ho chiesto pareri a illustri storici, anche di primissimo livello internazionale, tutto questo lavoro durato mesi mi ha permesso di ricostruire il puzzle alla perfezione. Una pizza quadrata, che si ricollega al noto opus reticulatum, una base multicereali, crema di cavolo, il garum (la colatura di alici, ndr) che è il prodotto tra i più esportati per eccellenza nell'antichità romana e il melograno.
Che cosa è il garum
Un olio preparato con le interiora delle alici, macerate insieme ai pezzetti piccoli di pesce vario, di frattaglie e di uova di pesce. Pestato e macerato, lasciato al sole, poi ancora pestato e infine travasato. Dalla colatura di questa poltiglia, i pompeiani ricavavano il saporito garum, che condiva i pranzi e le cene degli antichi pompeiani.
Vincenzo Capuano apre a Pompei
“Vincenzo Capuano a Pompei” è il nuovo progetto del pizzaiolo che, partito da Scampia, ha girato il mondo per tornare a Napoli. Adesso, la seconda apertura proprio nel cuore della città della Madonna del Rosario, che avverrà alla fine di ottobre.