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Alberto Angela tra i templi di Paestum nella seconda puntata di “Meraviglie”

Dopo il primo episodio, in cui ha visitato l’isola di Capri, Alberto Angela torna in Campania nel corso del suo programma “Meraviglie – La penisola dei tesori”: nella seconda puntata, il noto divulgatore scientifico andrà alla scoperta delle bellezze di Paestum, tra i templi e le tombe del Parco Archeologico.
A cura di Valerio Papadia
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Alberto Angela nel Tempio di Nettuno (Foto Facebook/Parco Archeologico Paestum)
Alberto Angela nel Tempio di Nettuno (Foto Facebook/Parco Archeologico Paestum)

Una specie di Re Mida della televisione: tutto quello che Alberto Angela tocca si trasforma in oro. La prima puntata del nuovo ciclo di episodi di "Meraviglie – La penisola dei tesori" ha fatto registrare quasi 5 milioni di telespettatori: nel primo episodio, andato in onda il 4 gennaio, il noto divulgatore scientifico è andato, tra le altre cose, alla scoperta dell'isola di Capri e, anche per quanto riguarda la seconda puntata, Angela tornerà in Campania. Una parte della puntata – che andrà in onda sabato 11 gennaio – sarà dedicata alla scoperta delle bellezze di Paestum, nella provincia di Salerno, in particolare dei tesori dell'antica Poseidonia custoditi nel Parco Archeologico.

"Paestum sarà protagonista della seconda puntata di ‘Meraviglie', il nuovo programma di Rai1 condotto da Alberto Angela, dedicato alle bellezze naturali e artistiche di alcuni comuni italiani. Appuntamento per sabato 11 gennaio alle 21.15 su Rai 1 alla scoperta delle bellezze dall’antica città Poseidonia" si legge sul profilo del Parco Archeologico di Paestum, che su Facebook ha pubblicato anche alcune foto del backstage della puntata, nella quali si vede Alberto Angela tra le colonne del famoso Tempio di Nettuno.

Durante l'episodio di "Meraviglie", Alberto Angela andrà anche alla scoperta della cosiddetta Tomba del Tuffatore, conservata proprio a Paestum e portata alla luce nel 1968. Si tratta di un preziosissimo manufatto di arte funeraria della Magna Grecia che prende il nome proprio dall'affresco che si trova sulla lastra di copertura e che raffigura, per l'appunto, un uomo intento a tuffarsi.

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