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Alta tensione nel 118, tentata aggressione al direttore Galano da parte dirigente ambulanze

Il responsabile del 118 Campania a Fanpage.it: “Si è trattato di una tentata aggressione, probabilmente dovuta allo stress per l’emergenza. Non sono stato colpito fisicamente. Ho sporto querela e chiesto il procedimento disciplinare”. La dirigente sindacale è stata trasferita. Mentre il sindacato ha contestato il provvedimento, in quanto non comunicato preventivamente.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Alta tensione nel 118 in Campania, dove forse a causa dell'eccessivo stress per l'emergenza Coronavirus, negli scorsi giorni si sarebbe verificata una tentata aggressione da parte della coordinatrice delle ambulanze, che è anche rappresentante sindacale, al direttore del 118 Giuseppe Galano. Il fatto sarebbe accaduto una decine di giorni fa, nello studio di Galano, prima che scoppiasse la polemica per la mancanza di dispositivi di protezione individuale, come le tute protettive, a bordo delle ambulanze. La dirigente non avrebbe comunque colpito fisicamente Galano, ma l'avrebbe solo aggredito verbalmente. Il direttore del 118 ha comunque sporto querela per l'episodio e richiesto l'avvio di un provvedimento disciplinare. La coordinatrice è stata trasferita preventivamente.

Galano: “Tentata aggressione, forse troppo stress”

“Si è trattato di una tentata aggressione – spiega il responsabile del 118 Campania, Giuseppe Galano – perché la persona è stata fermata in tempo da chi era presente. Non mi ha colpito fisicamente, ma solo psicologicamente. L'episodio è accaduto una decina di giorni fa, in presenza di testimoni. Questa persona mi ha aggredito verbalmente. Non mi spiego i motivi, li attribuisco allo stress. Ho presentato querela per questo episodio e anche una richiesta di provvedimento disciplinare. Non me lo sarei mai aspettato. Eravamo nel mio studio, con altre 4-5 persone. Ci siamo sorpresi tutti. Non c'è stato un diverbio scatenante. Mi dispiace molto, ma ho avuto un'ampia solidarietà da parte del personale. Per fortuna si è evitato di fare della vicenda una strumentalizzazione sindacale. Da parte mia relazioni sindacali sempre corrette con tutti”. Il sindacato Cisl Fp Sanità, al quale appartiene la dirigente sindacale, ha contestato il trasferimento della dirigente, “perché avvenuto senza la dovuta comunicazione all'organizzazione di appartenenza”, mentre si stanno approfondendo le motivazioni.

La Cisl Fp: "Tuteleremo la nostra dirigente in sede legale"

"Tuteleremo la nostra dirigente sindacale anche in fase giudiziaria – assicura Lorenzo Medici, segretario Cisl Fp Campania – e abbiamo già formalizzato con lettera una richiesta di incontro ad horas e in mancato riscontro attiveremo l'azione legale. Sul piano politico l'Asl Napoli 1 dovrà chiarire se sono state rispettate le leggi che regolano le prerogative sindacali . Al netto del procedimento disciplinare e della eventuale querela di cui si occuperanno altri organi istituzionali, resta la gravità del comportamento antisindacale della Asl che con provvedimento irrituale, ovvero firmato dal direttore generale, trasferisce la nostra dirigente senza chiedere preventivamente il nulla osta alla federazione territoriale come stabilito dalla legge 300 di rango costituzionale. La Cisl ha già chiesto formalmente la revoca ed in caso di mancato riscontro denuncerà l'Asl ai sensi dell art. 28 per comportamento antisindacale. La vera solidarietà dai lavoratori l'ha ricevuta la nostra dirigente con un documento di sostegno al suo operato con più di 70 firme".

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