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Ambulanti in corteo contro la Bolkenstein: traffico in tilt a Napoli

La protesta, che sta interessando tutto il Paese, a Napoli è partita da Piazza Leone ed è giunta fino al palazzo della Prefettura, in Piazza del Plebiscito. Gli ambulanti protestano contro la direttiva Bolkestein che impone il divieto di emissione dei permessi di vendita entro il prossimo maggio.
A cura di Valerio Papadia
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La protesta anti Bolkestein a Roma
La protesta anti Bolkestein a Roma

È partita questa mattina, a Napoli così come in altre città italiane, la protesta dei venditori ambulanti contro la direttiva Bolkestein dell'Unione Europea – che il Governo aveva promesso di sospendere – che prevede l'interruzione dell'emissione dei permessi di vendita per gli ambulanti entro il prossimo maggio. Molti venditori, così, potrebbero veder scomparire la propria bancarella e per questo sono scesi in strada, organizzando un corteo partito da Piazza Giovanni Leone, storica sede mercatale della città, e giunto a Piazza del Plebiscito, dove si trova il palazzo della Prefettura. Il corteo, che ha attraversato una grande fetta del centro di Napoli, ha causato disagi alla circolazione cittadina, paralizzato soprattutto nella zona del centro tra Piazza Garibaldi e corso Umberto I.

Le associazioni: "Il Governo conceda subito una proroga"

Sulla questione sono intervenuti anche Guido D'Amico, presidente di ConfimpreseItalia e Marrigo Rosato, responsabile di Imprese Oggi, associazione degli ambulanti affiliata alla prima. "Mi auguro che il Governo, che già aveva dichiarato la propria disponibilità a concedere la sospensiva, valuti con attenzione le esigenze di quanti, operatori, dipendenti e famiglie, gravitano sul commercio ambulante, dando concrete risposte al disagio e del malessere di chi vive la Direttiva Bolkestein come un incubo per il futuro della propria attività e dei figli” ha dichiarato D'Amico. Rosato, invece, aggiunge: "Nonostante le rassicurazioni il Governo non ha ancora deciso nulla, mettendo a rischio non solo 196mila aziende, ma un indotto di circa 1 milione di persone”.

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