Anche la Regione Campania vuole l’autonomia: ecco perché
"Oggi formalizziamo con una lettera al Presidente del Consiglio la richiesta di autonomia differenziata anche per la Campania". Con queste parole, il Presidente della Campania Vincenzo De Luca ha annunciato, oggi, di aver inviato una lettera al premier Giuseppe Conte e al ministro per gli Affari Regionali Erika Stefani. Tantissimi gli ambiti per il quale il governatore vorrebbe l'autonomia differenziata della Campania: tutela e sicurezza lavoro; istruzione tecnica e professionale; internazionalizzazione imprese e commercio con l'estero; ricerca e innovazione; governo del territorio; ambiente; infrastrutture e lavori pubblici; tutela salute; agricoltura, fauna e acquacoltura; beni culturali, spettacolo e sport; giustizia di pace; partecipazione a formazione e attuazione diritto Ue; coordinamento finanza pubblica e tributi. Da questi, però, rimarrebbe esclusa l'istruzione: secondo De Luca, infatti, la scuola sarebbe tra i principi cardini dell'unità patria, e un'autonomia in questo senso tenderebbe soltanto ad aumentare il divario tra Nord e Sud, invece che assottigliarlo, com'è nelle sue intenzioni.
La Campania, dunque, si unisce alla richiesta di autonomia già avanzata da Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Sempre con una lettera, De Luca aveva già precedentemente richiesto che la Campania venisse inclusa nelle trattative per l'autonomia, come era successo per le tre regioni settentrionali, ma alla missiva, come sottolinea il governatore regionale, nessuno aveva risposto.