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Andrea, promessa del calcio di 17 anni, coinvolto in un incidente si è spento dopo giorni d’agonia

Non ce l’ha fatta Andrea Gismondi, il 17enne promessa del pallone di Calvanico, si è spento dopo essere rimasto coinvolto in un incidente stradale lo scorso lunedì. Ricoverato al Ruggi d’Aragona di Salerno, il ragazzo che giocava nella Sanseverinese nel campionato Promozione, è morto dopo sei giorni d’agonia.
A cura di Valerio Renzi
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Si è spento Andrea Gismondi la promessa del calcio di Calvanico rimasto coinvolto in un incidente lo scorso lunedì. Dopo sei giorni di agonia il 17enne originario di Calvanico si è spento nell'ospedale Ruggi d'Aragona di Salerno, dove era arrivato in condizioni gravissime dopo essersi schiantato a bordo del suo motorino contro un'auto, mentre andava a seguire le lezioni a scuola. Da Salerno a Calvanico, un'intera comunità è in lutto: i compagni di scuola e di classe, si sono riversati in ospedale fino a tarda serata per stringersi attorno alla famiglia.

Andrea aveva già militato in diverse squadre anche in Nord Italia, ed era tornato a casa per giocare nel campionato Promozione nel girone C con la Sansaverinese. Dopo aver passato diversi giorni tra la vita e la morte, e nonostante la gara di solidarietà per mettergli a disposizione il sangue necessario alle trasfusioni, il 17enne non ce l'ha fatta. Lascia i due genitori e due sorelle.

"Ci stringiamo alla famiglia di Andrea per un dolore così grande. Non ci sono parole per esprimerlo. La nostra piccola comunità è come una famiglia. Perdiamo un ragazzo d’oro, troppo presto. Andrea era buono, intelligente, educato, responsabile e apparteneva a una famiglia onesta e perbene. Purtroppo, la comunità perde un altro giovane nel giro di pochi anni", così su Facebook il sindaco di Calvanico Francesco Gismondi.

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