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Angela Ammaturo, prima del matrimonio da vip, il business dell’eolico. E una indagine

Angela Ammaturo, figlia di Donato, patron di Ludoil, oggi protagonista di un matrimonio da sogno (e polemiche) tra Reggia di Caserta e chiesa di San Francesco in piazza Plebiscito a Napoli, finì sotto inchiesta in Sardegna per la realizzazione di un parco eolico.
A cura di Cir. Pel.
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Angela Ammaturo e il neo marito, l'avvocato italo-brasiliano Francesco
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UPDATE: Il Tribunale di Cagliari ha assolto Anna Angela Ammaturo da tutte le accuse in data 24 Aprile 2019. Ha altresì assolto gli imputati Stefano Argenziano, Remigio Puxeddu, Danilo Serra, Massimo Ibba e Donato Ammaturo.

Anna Angela Ammaturo, amministratore delegato del brand Frankie Morello, figlia di Donato Ammaturo, patron della nolana Ludoil petroli e oggi protagonista di un matrimonio da sogno tra Reggia di Caserta (con polemiche) e piazza Plebiscito, non è nota solo alle cronache rosa che spaziano tra moda e matrimoni spettacolari. Nel 2015 il suo nome fu all'interno della lista degli indagati per la realizzazione di un parco eolico ritenuto dai magistrati ‘fuori norma' in Sardegna. La struttura, realizzata nel Medio Campidano, fra i Comuni di Villanovaforru, Sardara e Sanluri, nel sud Sardegna a 50 km da Cagliari, fu sequestrata l'ultima volta a novembre 2015. Nel registro degli indagati finirono una serie di società e legali rappresentati fra cui appunto Donato Ammaturo, di San Giuseppe Vesuviano (Napoli) amministratore unico della Ludoil Re Spa e la figlia Anna Angela Ammaturo, amministratrice unica della Windfinder srl.

Le accuse contestate, a vario titolo, furono quelle di lottizzazione abusiva conseguente a frazionamenti del parco eolico e opere di edilizia in difformità dalla normativa vigente. Secondo l'accusa, sarebbe stato creato un parco eolico composto da nove aerogeneratori, quattro cabine elettriche e opere di collegamento, in un territorio in cui era prima necessaria la Valutazione di impatto ambientale (Via), che invece non sarebbe stata richiesta. Dopo un primo rinvio nel dicembre 2015, il 13 maggio 2016 si è aperto il processo presso il Tribunale penale di Cagliari.

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