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Anm, bus fermi nei depositi. Gli autisti: “Nessuna protesta. L’azienda non ci rispetta”

La segreteria provinciale di Napoli del sindacato Faisa-Confail, attraverso un comunicato stampa, ha risposto ad Anm, l’azienda del trasporto pubblico partenopeo, sulla vicenda degli autobus rimasti in deposito ieri, con la sospensione di 15 linee: secondo l’azienda, 63 autisti si sono rifiutati di lavorare.
A cura di Valerio Papadia
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Sono tesi i rapporti tra Anm, l'azienda partecipata del Comune di Napoli che gestisce il trasporto pubblico in città, e i suoi lavoratori: ieri, 15 linee di autobus sono state sospese, o hanno subito forti ritardi, dal momento che i mezzi sono rimasti fermi nel deposito di via Nazionale delle Puglie. L'Azienda napoletana per la mobilità ha così diffuso un comunicato stampa, rendendo noto che il disservizio è stato causato da una protesta degli autisti, da un blocco: ben 63 i lavoratori che si sono rifiutati di uscire con i bus dal deposito. Nella serata di ieri, però, è arrivata la risposta dei lavoratori, con un comunicato diramato dalla segreteria provinciale di Napoli del sindacato Faisa-Confail, che ha voluto mettere in chiaro la situazione, precisando che non si è trattato di una protesta, di un blocco, ma di uno stop alla collaborazione con Anm dal momento che l'azienda non rispetta i suoi lavoratori.

"Parlare di protesta o blocco dell'uscita servizio non è sicuramente corretto – si legge nel comunicato -. Corretto invece è, dopo aver parlato con i lavoratori interessati, dire che gli stessi hanno smesso di dare la propria collaborazione per un problema legato al mancato rispetto verso di loro dovuto a scelte unilaterali da parte del responsabile programmazione ed esercizio. Questa organizzazione sindacale da oltre due anni, in maniera scritta e verbale, ha cercato di far rinsavire Anm sulle scelte scellerate portate a termine ma senza ottenere nessun risultato. Quando c'è una mancata comunicazione e si va avanti con provvedimenti non condivisi può anche succedere che la collaborazione finisca".

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