Anm, stop alla vendita dei biglietti a bordo dopo la “sparizione” di 75mila tagliandi
Incredibile ma vero: risultano spariti settantacinquemila biglietti dell'Azienda Napoletana Mobilità. Per la precisione, a svanire sono stati quelli da un euro e cinquanta, quelli cioè venduti dagli autisti a bordo dei mezzi del trasporto pubblico. La vicenda è paradossale e, ancora una volta, rischia di colpire gli utenti del servizio cittadino, che ora non potranno più acquistarli né a bordo degli autobus né nei punti venditi della metropolitana.
Cosa è accaduto è presto detto: come spiegato da Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, il Consorzio Unico Campania che stampa i titoli di viaggio si è accorto che settantacinquemila biglietti, quelli a prezzo maggiorato (un euro e cinquanta), riservati alla vendita a bordo da parte degli autisti stessi, sarebbero "spariti", e che non sarebbe mai consegnato il ricavato al consorzio. Un ricavato, facendo una semplice moltiplicazione, pari a circa 112.500 euro. A questo punto, la decisione di impedirne la vendita in futuro.
Una decisione, quest'ultima, che però secondo Borrelli, rischia di ripercuotersi su chi usufruisce del pubblico servizio. "In molte città d’Italia, soprattutto quelle interessate dai flussi turistici", ha spiegato Borrelli, "l'acquisto a bordo dei titoli di viaggio è un valore aggiunto che scoraggia i "portoghesi" oltre a fornire un notevole vantaggio nei giorni festivi e nelle corse notturne ai viaggiatori", ha concluso Borrelli. Da qui, la presa di posizione contraria alla decisione presa dal Consorzio Unico Campania.