
Antonino Cannavacciuolo non è solo uno chef, è anche un grande ‘formatore' di aspiranti cuochi. Lo ha dimostrato a Masterchef, dove i suoi consigli sono tra i più ascoltati dai vari concorrenti, lo ha dimostrato a Cucine da Incubo, aiutando i ristoranti in difficoltà. Probabilmente sarà per via dei suoi inizi professionali: è figlio di Andrea Cannavacciuolo, stimatissimo professore all’Istituto Alberghiero di Vico Equense che egli stesso ha frequentato. Dunque lo chef stellato Michelin ha sicuramente una certa propensione all'insegnamento e alla formazione. Facile pensare che chiunque sogni di intraprendere il mestiere di cuoco o di entrare nel mondo della ristorazione pensi a Cannavacciuolo come un punto di riferimento.
Ancor più facile pensare che saranno tante le richieste di lavoro arrivate a Villa Crespi, il ristorante-resort-hotel che lo chef gestisce in Piemonte con la moglie Cinzia Primatesta. Non tutti sanno che Villa Crespi ricerca personale altamente specializzato e che ci sono numerose posizioni aperte. Dalla più classica (quella che ha ispirato canzoni e poesie) ovvero il Portiere di notte nell'albergo, fino ad una serie di importanti ruoli nella cucina di Antonino Cannavacciuolo. Anzitutto un pastry chef e un demi chef di pasticceria: il primo è responsabile della produzione e dell’organizzazione della pasticceria del ristorante, il secondo collabora con il pasticcere capo partita per tutte le preparazioni e attività (cotture, linee, servizio per: dessert à la carte, dessert banchetti, piccola pasticceria, dolci da colazione). Poi si cerca un cuoco capo partita, ovvero un responsabile della partita assegnata che gestisce in autonomia cotture, linee e servizio e ne risponde direttamente al Sous Chef.
E ancora: Villa Crespi ricerca uno Chef de Rang, figura importantissima che cura e gestisce il servizio all'interno della sezione di sala a lui assegnata e un commis di sala (colui che cura la preparazione dei tavoli e la mise en place), un sommelier e un commis sommelier e un barman. Insomma, molte figure di rilievo che fanno pensare ad un allargamento di Villa Crespi o ad una intensificazione delle sue attività. Gli standar richiesti sono ovviamente altissimi, trattandosi di un ristorante stellato Michelin è logico proporsi soltanto se si hanno nel curriculum già esperienze simili.