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Apre a Napoli “L’isola che c’è”, ippoterapia e orto urbano per i più piccoli

Sabato 11 maggio verrà inaugurata ad Agnano, a Napoli, “L’Isola che c’è”, luogo di confronto, scambio e integrazione per i più piccoli e che di supporto per le famiglie del territorio. La sede è in via Ruggiero 211, nei locali della chiesa di Maria dell’Ippodromo di Agnano, messa a disposizione dalla Diocesi di Pozzuoli.
A cura di Redazione Napoli
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Sarà un luogo di gioco, scambio e integrazione, aperto a tutti i bambini e pronto ad accogliere anche i piccoli con disabilità. "L'Isola che c'è" sarà inaugurata sabato 11 maggio ad Agnano, nei locali della chiesa di Maria dell'Ippodromo di Agnano, messa a disposizione dal vescovo di Pozzuoli e restituita alla collettività dopo anni di abbandono. Il progetto ha il patrocinio morale dell'Unicef e del Garante dei diritti dell'Infanzia. Per arrivare al recupero della sede ci è voluto un anno e mezzo di lavoro, che ha coinvolto moltissimi volontari tra cittadini, professionisti e associazioni del territorio. "L'Isola che c'è" si prefigge di diventare un punto di riferimento per il quartiere, offrendo non solo un luogo di ritrovo per i bambini, ma anche un supporto per quelle famiglie che devono barcamenarsi tra gli impegni del lavoro e la cura dei figli. Tutte le attività che saranno svolte nel centro sono ispirate al Metodo Montessori; ci saranno laboratori di artigianato e manualità, di teatro, doposcuola e di green-care per la valorizzazione del verde urbano. All'inaugurazione, dalle 9 alle 13 in via Ruggiero 211 ad Agnano, interverranno il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e il vescovo di Pozzuoli, monsignor Gennaro Pascarella.

"Abbiamo pensato – spiegano i rappresentanti dell'Associazione – di creare la prima struttura in Italia senza fini di lucro per l’interazione ludica e didattica tra bambini portatori di handicap e normodotati: un centro dove tutti i pomeriggi bambini normodotati e portatori di handicap possano condividere in maniera integrata attività ludiche e didattiche, che vanno dall'ippoterapia ai laboratori d'integrazione, dalla cura di un orto a percorsi per non vedenti".

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