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Ariano Irpino, giovane campione di Superbike pestato a sangue: rischia di perdere un occhio

Un giovane campione di superbike tenta di sedare una rissa tra ragazzi in piazza, e viene pestato a sangue. Ha riportato fratture al volto e rischia di perdere un occhio. Si trova ora ricoverato al Rummo di Benevento, dove sarà sottoposto ad un intervento chirurgico nelle prossime ore. Si indaga per risalire agli autori.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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[Immagine di repertorio]
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Tenta di fermare una rissa tra coetanei, ma viene pestato a sangue ed ora rischia di perdere un occhio. Questa la vicenda accaduta a G.D.G, ventiquattro anni, giovane promessa e campione in erba della superbike. Il giovane avellinese di Ariano Irpino rischia ora di perdere un occhio per le ferite riportate, nonostante sia stato subito soccorso e portato in ospedale per le cure mediche del caso. L'aggressione ha fatto subito il giro del paese prima ed è arrivata all'attenzione della cronaca nazionale, sia per la sua efferatezza, sia perché riguarda un giovane conosciutissimo nel mondo della superbike a livello nazionale.

Stando a quando ricostruito finora, ci sarebbe stata una violenta rissa in piazza Giuseppe Mazzini, il cuore della movida di Ariano Irpino, alla quale avrebbero partecipato diversi giovani. Il 24enne si sarebbe messo in mezzo per provare a sedarli, ma finendo per diventare lui stesso il bersaglio della violenza dei due gruppi. Il pestaggio gli ha procurate diverse ferite al volto, che gli è stato completamente fracassato, tanto che ora rischia di perdere un occhio. Il giovane è stato poi accompagnato in auto da alcuni amici al Pronto Soccorso dell'ospedale Frangipane, e poi al Rummo di Benevento, dove è stato sottoposto in prognosi riservata e dove nelle prossime ore sarà sottoposto ad un delicato intervento all'occhio. Intanto, le forze dell'ordine stanno indagando per risalire agli autori del pestaggio, partendo anche dalle testimonianze dei presenti che, tuttavia, pur avendo assistito alla violenta aggressione, non hanno neppure provato a chiamare le forze dell'ordine.

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