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Arrestato l’obiettivo degli spari nell’ospedale Pellegrini: in giro armato con gli amici

Vincenzo Rossi, il 23enne arrestato dai carabinieri insieme a tre amici nella notte per possesso di armi, negli ultimi anni è stato coinvolto in due importanti fatti di cronaca: è stato rinviato a giudizio per concorso in tentato omicidio, per l’aggressione a un 15enne al Vomero nel 2017, ed era l’obiettivo dei due giovani che nel maggio scorso avevano fatto irruzione nell’ospedale dei Pellegrini sparando all’impazzata.
A cura di Nico Falco
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Vincenzo Rossi, il 23enne arrestato dai carabinieri insieme a tre amici nella notte scorsa, non è un nome nuovo per gli archivi delle forze dell'ordine. Il ragazzo è ritenuto coinvolto nel ferimento di un ragazzino, avvenuto il 9 dicembre 2017. Un episodio che fece scalpore all'epoca per via della brutalità: il ragazzo gravemente ferito, che era in giro con amici, finì in balìa di una baby gang nei pressi del Mc Donald's di via Scarlatti, al Vomero, nella zona collinare di Napoli. Ma il suo nome compare anche in un'inchiesta più recente, questa volta come vittima, quella sulla sparatoria all'interno dell'ospedale dei Pellegrini, quando due giovani fecero irruzione poco dopo l'arrivo di un ragazzo ferito alle gambe.

Il 15enne accoltellato al Vomero

La vittima dell'episodio del Vomero, un giovane di 15 anni, fu aggredita da un branco di almeno otto giovani, tutti residenti tra il Vomero e l'Arenella; il ragazzino fu picchiato e accoltellato con diversi fendenti al petto; ridotto in fin di vita, fu trasportato d'urgenza in ospedale e fu salvato in extremis con un intervento chirurgico. Tra quegli otto aggressori, secondo gli inquirenti, c'era anche Rossi, che nel maggio 2019 è stato rinviato a giudizio per concorso in tentato omicidio.

L'agguato nell'ospedale dei Pellegrini

Più di recente, il 23enne è stato coinvolto in un altro importante fatto di cronaca nera: un agguato nell'ospedale Pellegrini, nel centro di Napoli, quando alcuni giovani fecero irruzione sparando all'impazzata alla ricerca di un ragazzo che era stato appena trasportato lì per ferite da arma da fuoco alla gamba. Quel giovane era proprio Rossi, a ferirlo secondo le risultanze investigative era stato un coetaneo, Giuseppe Iaselli, che lo aveva convinto a seguirlo in piazza Matilde Serao, ai Quartieri Spagnoli, e gli aveva sparato due colpiti alle gambe. E subito dopo era andato a comprare dei cornetti ed era tornato dalla fidanzata.

Era la notte dello scorso 7 maggio. L'agguato era avvenuto pochi minuti dopo, quando Rossi era stato trasportato al Pronto Soccorso. Erano arrivati due giovani, identificati dagli inquirenti in Vincenzo D'Avino e Arturo Picco, che avevano sparato all'impazzata contro le persone che avevano soccorso il ferito e lo avevano portato nell'ospedale della Pignasecca.

L'arresto nella notte

Rossi, insieme al cugino Vincenzo Bevivino, 22 anni, Giovanni Sterlino, 19 anni, e un 16enne, è stato arrestato dai carabinieri di Marano durante un servizio di controllo del territorio. I quattro, intercettati su una jeep nel centro di Marano (Napoli), hanno tentato la fuga alla vista dei militari ma sono stati inseguiti e bloccati in via Santa Maria a Cubito, a Chiaiano. I documenti erano in regola, così è partita la perquisizione per scoprire il motivo di quel tentativo di fuga. In macchina avevano una Beretta calibro 7.65, delle forbici, un coltello a serramanico e quattro caschi semi integrali con visiere oscurate; trovato anche un orecchino, su cui sono in corso accertamenti. I quattro devono rispondere di concorso in porto di arma clandestina, porto di oggetti atti ad offendere e ricettazione.

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