Arturo riconosce il secondo aggressore fermato: “Mi disse: ti uccido”
L'arresto, avvenuto ieri, di un ragazzino di 16 anni – dopo il 15enne arrestato lo scorso 24 dicembre, adesso in carcere – ritenuto uno dei membri della baby gang che lo scorso 18 dicembre ha accoltellato il 17enne Arturo, in via Foria, nel centro storico di Napoli, lasciandolo in fin di vita, potrebbe costituire una svolta importante per fare definitivamente luce su quanto accadde quella sera e per pervenire all'identità degli altri due membri del branco. Arturo, la vittima colpita con una ventina di fendenti al torace e al collo, secondo quanto riporta Il Mattino avrebbe riconosciuto senza ombra di dubbio il 16enne arrestato ieri. Arturo non solo ha riconosciuto il 16enne dagli occhi chiari e dal timbro della voce, ma ha anche riferito agli inquirenti che è stato proprio il minore arrestato ieri a dare il via all'aggressione. "Ti uccido", avrebbe ad Arturo il 16enne, che non sarebbe nuovo ad atti criminosi, dal momento che ha all'attivo una condanna a due anni e due mesi per tentata rapina, per la quale non è mai stato incarcerato.
L'arresto del 16enne
È guardando quei filmati delle telecamere di sorveglianza ormai noti, nei quali si vede il branco circondare Arturo, che gli uomini della Squadra Mobile sono riusciti a pervenire all'identità del 16enne. Nei suoi confronti, il gip del Tribunale dei Minori di Napoli ha emanato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. L'arresto, e l'identificazione inequivocabile da parte di Arturo, potrebbero fare luce una volta per tutte sulla violenta aggressione.