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Arrestato 15enne, l’accusa: era nella banda che ha accoltellato Arturo in via Foria

Un 15enne è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio: sarebbe uno dei membri della baby gang che ha accoltellato alla gola e al torace Arturo, il 17enne ridotto in fin di vita in via Foria a Napoli. È caccia agli altri tre membri della banda di ragazzini.
A cura di Valerio Renzi
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Questa mattina gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli hanno fermato un giovane di 15 anni. È accusato di tentato omicidio. Secondo gli inquirenti fa parte della baby gang che ha accoltellato alla gola Arturo, il ragazzo di 17 anni ferito in maniera gravissima lo scorso lunedì fa in via Foria scappando poi verso via Cesare Rosaroll. Il gip del Tribunale per i minori a disposto per il ragazzo la custodia cautelare in un istituto per minori. I fatti risalgono allo scorso lunedì 18 dicembre, quando un gruppo di ragazzini più piccoli di lui, circonda Arturo con un pretesto e lo circonda. Forse il 17enne reagisce al tentativo di rapina, e viene ferito in maniera gravissima al torace e al collo con 20 coltellate. Ricoverato d'urgenza è stato giudicato fuori pericolo solo dopo alcuni giorni di ricovero. Ora si cercano gli altri tre membri della banda che lo ha quasi ucciso: secondo quanto ricostruito, mentre due facevano il palo, altri due lo avvicinavano e accoltellavano.

Aggressore identificato grazie a telecamere

All'arresto di questa mattina si è arrivati grazie ad un serrato lavoro d'indagine partito dalle testimonianze del 17enne ferito e di un altro giovanissimo, scappato poco prima alla stessa trappola tesa dalla baby gang in via Foria. Determinante nell'individuazione del 15enne arrestato questa mattina il vaglio delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Il fermato non "appartiene ad un contesto di clan e i suoi genitori sono incensurati", lo ha spiegato Luigi Rinella, capo della Squadra Mobile di Napoli. "In base ai primi accertamenti – ha sottolineato- il ragazzo ha svolto il ruolo di ‘gancio', sia nell'episodio del giovane fermato poco prima dell'aggressione al 17enne sia quando poi è stata la volta del minorenne ferito. Un ‘modus operandi' semplice che consiste nell'avvicinare la vittima di turno, chiedere l'ora per accertare il possesso di telefonini ed altri oggetti di valore e poi agire, anche con violenza se necessario". Lo scorso venerdì centinaia di studenti hanno manifestato contro la violenza delle strade e in solidarietà ad Arturo, che frequenta il liceo Vincenzo Cuoco. Alla manifestazione ha partecipato anche la mamma di Arturo, Maria Luisa: "Mio figlio è il figlio ferito di questa città e tutti quelli che si riconoscono nelle sue ferite devono reagire".

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