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Arzano, investono un uomo di colore e lo massacrano di botte: “Vogliamo ucciderti”

L’episodio raccontato dalla vittima stessa su Facebook: mentre si recava a lavoro in bicicletta, un’auto lo avrebbe investito di proposito. Al suo interno quattro uomini che, scesi armati di bastoni, lo avrebbero pestato dicendogli di volerlo uccidere. L’uomo se l’è cavata con un braccio spezzato, ma su Facebook si domanda: “Sono nero e quindi devo morire?”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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NAPOLI – Ha rischiato di essere ucciso, soltanto perché di colore. E' l'incredibile storia raccontata da Ossuele Gnegne, ventottenne originario della Costa d'Avorio, ma già da diversi anni residente in Italia. L'uomo ha raccontato sul proprio profilo Facebook l'aggressione subita, mentre si stava recando a lavoro in bicicletta. "Sono nero e quindi devo morire?", si chiede l'uomo in tono polemico verso i suoi aggressori. La palestra dove lavora, in segno di solidarietà verso l'aggressione, ha affisso un cartello all'ingresso con la scritta "Vietato l'ingresso ai razzisti".

L'uomo, Ossuele Gnegne, ha raccontato che mentre si recava in bicicletta presso la palestra dove lavora, "all'improvviso un'auto mi viene incontro e mi investe". Sembra un incidente come tanti, ma non è così. Ossuele spiega che quelle persone in auto volessero colpire proprio lui. Dalla vettura ne scendono quattro, "armati di bastoni, spranghe, sassi", prosegue l'uomo, che poi spiega che la banda gli dice senza usare mezzi termini: "Vogliamo ucciderti". Solo per miracolo l'uomo se la cava: durante il pestaggio, e nonostante la pioggia, riesce a nascondersi sotto una macchina parcheggiata, per poi riuscire a chiamare i carabinieri con il proprio cellulare. All'arrivo delle forze dell'ordine, racconta ancora Ossuele, i quattro sono stati fermati ed identificati. "Non pensavo di poter incontrare ancora persone così, a lavoro, nel mio quartiere. Svolgo una vita normale e tutti mi rispettano e mi vogliono bene". Ossuele, che in foto mostra anche un'ingessatura al braccio chiude spiegando di aver riportato "lividi, contusioni, un braccio spezzato, ma tutto questo passerà. Ciò che non passerà è il colore della mia pelle, che in questo mondo crea problemi".

I quattro denunciati per lesioni aggravate in concorso

I carabinieri di Arzano, intervenuti sul posto, hanno fatto sapere di averli fermati subito dopo l'aggressione subita dall'uomo, avvenuta attorno alle 4 del mattino del 31 gennaio. Si tratta di quattro pregiudicati del luogo, un 24enne, un 21enne e due 18enni. L'accusa nei loro confronti è di lesioni aggravate in concorso. I quattro, arrivati a bordo di una Smart, avrebbero investito Ossuele su Via Napoli, per poi aggredirlo a schiaffi, pugni e perfino con un cric. Ancora ignote le cause del gesto, sulle quali stanno indagando i carabinieri.

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